Tbilisi, 17/07/2018
Signor Primo Ministro,
Signori Ministri,
Signore e Signori,
rivolgo un saluto molto cordiale a tutti, ai rappresentanti del mondo economico e imprenditoriale e ai rappresentanti degli organismi internazionali.
Sono molto lieto di poter intervenire in questo forum economico-imprenditoriale per concluderne la sessione generale. Desidero ringraziare gli organizzatori e i partecipanti ed esprimere, come ha appena fatto il Primo Ministro Bakhtadze, un messaggio di fiducia e di incoraggiamento.
Il Primo Ministro poc’anzi lo ha espresso con molto rigore e con molto senso dell’amicizia e collaborazione tra Georgia e Italia e sottoscrivo le sue parole e la sua impostazione.
La dimensione economica del nostro rapporto bilaterale – che abbiamo ampiamente passato in rassegna nel corso degli incontri istituzionali –offre certamente opportunità molto interessanti, può contare su numerose sinergie e svilupparsi su fondamenta solide. Vi concorrono una forte sintonia politica, affinità culturali, una lunga storia d’amicizia tra i nostri popoli, il comune intento di approfondire le collaborazioni anche nel settore, cruciale, della formazione e della ricerca.
Dai colloqui con i vertici istituzionali della Georgia ho tratto –com’era prevedibile - la conferma di un Paese con un grande potenziale, dotato di una classe dirigente determinata a proseguire le riforme necessarie alla modernizzazione e all’ulteriore sviluppo dell’economia, al consolidamento della democrazia e delle Istituzioni, a una crescita inclusiva e sostenibile.
La Georgia si è dimostrata in questi anni partner affidabile, stabile, per l’Italia e per l’Unione Europea.
I risultati conseguiti a Tbilisi godono della fiducia delle maggiori Istituzioni finanziarie internazionali (qui autorevolmente rappresentate), che con il loro sostegno accompagnano gli ambiziosi piani di sviluppo del Paese.
E sono anche certificati dalle lusinghiere posizioni conquistate nelle più autorevoli classifiche internazionali, che descrivono, in Georgia, un sistema fiscale affidabile, fondamentali macroeconomici sotto controllo, un alto livello di libertà economica e trasparenza e una grande apertura.
Vorrei cogliere l’occasione per congratularmi con la Georgia e con Tbilisi, esprimendo grande apprezzamento e ammirazione.
Proprio in questi giorni la città ospita il quinto vertice globale dell’“Open Government Partnership”, focalizzato su temi di eccezionale rilevanza e attualità per ogni economia moderna e integrata, come la lotta alla corruzione, l’efficienza della pubblica amministrazione, il coinvolgimento dei cittadini.
Ho citato i positivi punti e i risultati conseguiti. A questi si aggiungono altri elementi di forza.
Sono la localizzazione strategica della Georgia, vero e proprio corridoio tra due continenti; la leva offerta dall’area di libero scambio con l’Unione Europea, componente fondamentale di una rete di accordi analoghi conclusi a Tbilisi con altre regioni del mondo, Cina inclusa; la facilità di contatti favorita dal liberalizzare i visti per l’Unione Europea, fortemente sostenuta dall’Italia ed entrata in vigore da oltre un anno, con significativi risultati in termini di mobilità, anche imprenditoriale.
Se la Georgia rappresenta un’opportunità per l’economia italiana, crediamo che il Sistema-Italia offra numerosi elementi utili alla crescita economica e sociale di questo Paese.
Quella italiana è una delle maggiori economie globali, siamo tra i principali Paesi esportatori, siamo la seconda manifattura d’Europa.
Dalla meccanica all'alta tecnologia, dal design all'agroalimentare, dalla robotica all’ingegneria, le competenze, le realizzazioni, il modello di vita e lo spirito italiani rappresentano una combinazione di successo tra creatività e qualità.
Le nostre società progettano e costruiscono infrastrutture di ogni tipo nei contesti più complessi, utilizzando i più elevati standard tecnologici e ambientali.
Abbiamo fatto delle fonti rinnovabili, delle reti intelligenti, dell’efficienza e della diversificazione energetica uno strumento strategico.
Abbiamo ereditato un patrimonio culturale e naturale straordinario, e siamo tra le principali destinazioni turistiche mondiali.
Utilizziamo, quindi, il meglio delle nostre capacità per riqualificare i centri storici delle città e conciliare le esigenze della crescita con la preservazione della bellezza.
L’agroindustria italiana è sinonimo di gusto, genuinità, tradizione e innovazione.
Possiamo vantare il più vasto numero di prodotti certificati per denominazione geografica e per metodo di produzione.
Gran parte della nostra economia è costituita da piccole e medie imprese, capaci di essere – come spesso si afferma con un’efficace espressione anglofona – “glocal”, di mantenere, cioè, il legame con il territorio, ma anche di competere sui mercati globali.
Molti elementi, dunque, manifestano la complementarietà tra Georgia e Italia.
Vi sono, in definitiva, tutti i presupposti per una crescita significativa dei nostri rapporti economici, sia in termini d’interscambio sia di investimenti, ed eventi come quello da voi promosso, in questa giornata, servono a creare e a moltiplicare le occasioni di confronto.
E il contatto che nasce è proficuo per gli investimenti e la collaborazione a venire.
Sta ora alle imprese trarre profitto da tali occasioni e alle Istituzioni continuare a favorire, e accompagnare, questo dialogo.
Rivolgendomi agli imprenditori non ho bisogno di sottolineare il valore centrale delle risorse umane e la necessità che le loro capacità siano adeguate agli obiettivi di una crescita ambiziosa e opportunamente condivisa.
Investire in formazione significa rafforzare non soltanto le aziende, ma l’intero capitale sociale di un Paese.
E questa mia visita, dagli accordi firmati agli interventi svolti in diverse sedi, pone l’accento sull’investimento che, insieme, stiamo facendo e sempre più dobbiamo fare sui giovani e sulla cooperazione nel settore della formazione.
Ne abbiamo parlato nell’incontro con il Primo Ministro.
Potenziare l’insegnamento linguistico, offrire più borse di studio, incoraggiare programmi che sostengano la ricerca congiunta e l’innovazione: questa è la strategia che stiamo perseguendo.
E sono lieto che una specifica sezione di questo forum sia dedicata a questo tema, così rilevante.
Concludo, augurando a tutti voi che il dialogo che proseguirà nelle prossime ore attraverso i diversi tavoli di carattere settoriale possa creare le migliori condizioni per lavorare – di più e meglio – insieme, tra Georgia e Italia.