Palazzo del Quirinale, 12/03/2018 (I mandato)
Benvenuti. È un piacere incontrarvi. Siete giovani, alcuni giovanissimi, e avete manifestato un senso protagonista di cittadini, dimostrando di sentire la corresponsabilità per le sorti comuni del nostro Paese, facendo comprendere che occorre essere protagonisti e costruire il futuro senza chiudersi nella propria dimensione personale, individuale, magari con egoismo. Al contrario, vi siete impegnati in iniziative che riguardano gli altri, l'intera comunità in cui vivete: sono iniziative di grande valore e di straordinaria importanza.
Vi ringrazio davvero molto anche perché portate in questi saloni così solenni una folata di allegria.
Un ringraziamento ad Anna e Nicola per come hanno condotto, magistralmente, questo nostro incontro che deve essere ed è tutt'altro che rituale o cerimonioso, ma informale, allegro e pieno di vita, come il vostro impegno.
Molte ragazze e ragazzi hanno ricevuto questo attestato per l'impegno nell'ambiente che rappresenta una delle sfide più grandi della nostra epoca. Avete promosso iniziative per difendere l'ambiente, per salvare piccoli centri storici, per difendere aree naturali, per diffondere la conoscenza di temi ecologici, per promuovere la tutela di beni che sono di tutti.
Complimenti ragazzi, questa è una grande frontiera e l'avete affrontata con senso di responsabilità e grande efficacia.
Altri tra voi hanno ricevuto il riconoscimento per atti e gesti di altruismo, di generosità, di solidarietà, di aiuto verso chi è in difficoltà, dimostrando di comprendere che aiutando gli altri ci si realizza con grande soddisfazione e si riceve in cambio molto di più di quello che si dà. E questa solidarietà l'avete manifestata in tanti modi.
C'è un legame importante tra tutela dell'ambiente e solidarietà.
Tutti questi impegni che avete messo in campo esprimono il senso della sorte comune della nostra comunità, dell'ambiente in cui viviamo, dei beni che utilizziamo e che dobbiamo conservare per le prossime generazioni e per la vita degli altri, comprendendo che non si può essere felici se accanto vi è qualcuno che non lo è.
Questo incontro è stato di particolare importanza, in questo Palazzo che spero visiterete e che, come ha detto bene Anna, è la casa degli italiani, la casa di tutti noi. E incontrarvi per darvi questi riconoscimenti è anche il segno che non siete delle perle rare, delle eccezioni; manifestate invece quello che c'è di consapevolezza, di altruismo, di senso di responsabilità tra i nostri giovani, in maniera molto diffusa. Come voi, tanti assumono iniziative, svolgono azioni, hanno comportamenti che vanno nella direzione che voi avete manifestato e vissuto. Questa è la ricchezza del nostro Paese.
Non aggiungo altro perché quello che è importante non è ciò che io posso dire ma è quello che voi avete fatto.
Io dico spesso che ho grande fiducia nel futuro dell'Italia e voi siete una delle ragioni di questa fiducia.