Comandante di compagnia alpini, nel corso di una ricognizione congiunta con la polizia afghana, identificava un pericoloso capo dell'insurrezione contribuendo al suo arresto. A seguito di un attacco perpetrato dagli insorti con un ordigno improvvisato nel tentativo di impedirne la traduzione presso il posto comando di polizia, reagiva tempestivamente organizzando l'assetto in funzione del pericoloso itinerario di rientro. Subìto un secondo attacco, riarticolando con prontezza il dispositivo, lo conduceva al sicuro in base. Magnifica figura di Ufficiale che, con sprezzo del pericolo, elevava il lustro dell'Italia in ambiente internazionale. Shindand (Afghanistan), 29 novembre 2012