Entusiasta della nostra guerra, fiducioso negli alti destini della Patria, primo fra i primi trascinò con impareggiabile valore il suo plotone alla conquista di importante e forte posizione, raggiungendola di un solo sbalzo e abbattendone solide difese avversarie. Nel momento assai critico in cui la sua compagnia era completamente accerchiata dal nemico soverchiante, con generoso slancio e con fulgido coraggio alla testa di pochi uomini, affrontando sicura morte, volle attirare su di essi le forze avversarie, gettandosi con irresistibile impeto contro di esse e tenendole impegnate. Gravemente ferito, rinunciò ad ogni aiuto e continuò a combattere eroicamente, infondendo con le parole e con l’esempio fede e resistenza nei dipendenti, e, vicino a morire, in un supremo scatto di energia e di entusiasmo, trovò ancora la forza di gridare le ultime sue parole incitatrici: “Avanti, ragazzi! Avanti, per l’Italia nostra! Coraggio! “. Conca di Alano, 24 - 3 1 ottobre 1918.