Graduato del Corpo della Guardia di Finanza e partigiano combattente, nel corso dei violenti scontri
degli ultimi giorni del conflitto, si offriva volontariamente e coraggiosamente di portare un messaggio
determinante al fine di evitare la minacciata azione di rappresaglia nei confronti della popolazione
civile, pur in presenza di un elevatissimo indubbio rischio per la propria vita. Fatto prigioniero dai
nazisti, sommariamente e barbaramente trucidato, immolava la sua giovane e brillante esistenza per gli
ideali di riscossa della Patria e per la sacralità del valore della vita altrui, ponendola al di sopra della
sua. Mirabile esempio di virtù militari e civili affrontava impavidamente la morte, dimostrando con
l'estremo sacrificio la suprema devozione alla causa della libertà. Marano Lagunare (Udine), 29 aprile 1945