Data del conferimento: 30/04/2010
motivazione:
Nel teatro operativo afghano, particolarmente complesso e fortemente condizionato da situazioni ambientali e di sicurezza estremamente difficili, il personale dell'unità ha dimostrato di possedere elevata preparazione professionale, grandissima fiducia nei propri mezzi, forte determinazione e chiarissima visione e condivisione degli obiettivi da conseguire. L'unità ha così portato a termine missioni complesse, condotte in aree remote dello scenario fortemente caratterizzate dalla presenza di insorti; proprio in occasione di tali missioni e dei numerosi scontri a fuoco, il reggimento dava testimonianza di essere formato da soldati animati da elevato spirito di corpo, eccelse virtù militari ed indomito coraggio, capaci di conseguire sempre gli obiettivi assegnati. Splendido reparto che, con il suo operato, ha garantito la sicurezza nell'intera area e consolidato l'immagine dell'Esercito italiano in un contesto spiccatamente interforze ed internazionale. Herat (Afghanistan), 24 aprile — 14 ottobre 2008.
Data del conferimento: 28/09/2007
motivazione:
Reggimento di Fanteria Aeromobile della brigata "Friuli", fiero interprete delle secolari tradizioni della fanteria, partecipava all'operazione "Antica Babilonia 5" in Iraq. impiegato in una terra caratterizzata da persistenti conflittualità ed oggettive difficoltà ambientali, forniva un fondamentale contributo operativo e logistico all'Italian Joint task force per portare a compimento la missione assegnata. Con disinteressati sentimenti di dedizione ed entusiasmo, sostenuti da ideali altissimi di umana fratellanza, conduceva un complesso di attività operative e di sostegno umanitario alla popolazione, che venivano portate a termine con efficacia e determinazione nonostante i ripetuti e violenti attacchi a fuoco. Impegnato nelle attività di formazione del 604° battaglione dell'Iraqi National Guard, profondeva, con ineguagliabile abnegazione e determinata partecipazione, ogni risorsa alla preparazione ed all'addestramento dell'unità del nuovo esercito iracheno, al fine di aiutare il paese a dotarsi di efficaci istituzioni in grado di garantire la completa sicurezza e stabilità del territorio. La preparazione professionale dei suoi uomini e altresì emersa anche nell'ambito delle numerose, continue e pericolose attività operative svolte congiuntamente all'Iraqi National Guard ed all'Iraqi Police Service, in occasione delle quali, nonostante ripetute azioni di fuoco perpetrate da bande criminali e da gruppi di miliziani ostili alla coalizione, il personale italiano contrastava con abilità, determinazione e coraggio gli attacchi, riuscendo a sequestrare ingenti quantitativi di armi, munizioni e materiali sottratti abusivamente e ad assicurare alle autorità governative numerosi pericolosi criminali e miliziani. In particolare, tra la notte del 7 e dell'8 settembre 2004, ad An Nasiriyah, sul ponte denominato convenzionalmente "Tampa", la pattuglia del reggimento che assicurava il dispositivo veniva fatta oggetto di tiro mirato da parte di miliziani ostili alle forze. L'attacco a questa postazione di vitale importanza, perpetrato per molte ore da più direzioni, sottoponeva l'unità a un'intensa pressione. Solo l'intervento determinato, coraggioso e spregiudicato degli assetti operativi del reggimento, sopraggiunti in soccorso alla pattuglia, ristabiliva un clima di sicurezza e stabilita, consentendo all'unita di continuare l'attività di controllo dell'importante infrastruttura. Reggimento di fanteria aeromobile coeso, motivato ed animato da indiscusso altruismo, ha confermato, nell'arco dell'intera missione, qualificata preparazione professionale, coraggio, saldezza morale e straordinarie virtù militari, elevando il prestigio della forza armata e del paese in ambito internazionale. An Nasiriyah (Iraq), 7 - 8 settembre 2004
Bandiera del
Data del conferimento: 07/12/1951
motivazione:
Reggimento fortemente provato nella campagna in A.S., deciso a difendere fino all’estremo l’onore della Bandiera, opponeva all’avversario indomita resistenza, scrivendo nuove pagine di gloria nelle battaglie di Tunisia. Il primo battaglione, ridotto nei suoi effettivi, incaricato di tenere ad oltranza un caposaldo che rappresentava il cardine e il posto d’onore di tutta la posizione difensiva, attaccato da schiaccianti e sempre rinnovantisi forze, isolato e privo di rifornimenti, sosteneva per tre giorni l’impari lotta con accaniti corpo a corpo, tenendo in iscacco il soverchiante avversario e destandone l’ammirazione. Caduto il caposaldo, pochi superstiti, con le ultime bombe a mano, continuavano la resistenza, fedeli all’impegno di non cedere le armi. Mareth - Akarit - Enfideville - Takrouna (A.S.), 5 marzo -12 maggio 1943.