Comandante Generale della Guardia di Finanza, di eccelse qualità umane e professionali, animato da eccezionale attaccamento alle istituzioni, espletava il mandato conferitogli con straordinaria lungimiranza di vedute, impareggiabile abnegazione e magistrale equilibrio promuovendo, sviluppando e coordinando iniziative di assoluto valore strategico, in un complesso quadro di riferimento, volte alla valorizzazione del personale sotto il profilo culturale e professionale, al consolidamento del ruolo di polizia economico finanziaria del corpo anche in proiezione internazionale, nonchè alla riorganizzazione dell'articolato dispostivo aeronavale della Guardia di Finanza.
Tale suo straordinario impegno, sempre ispirato a un imperituro senso dello stato e delle istituzioni, si concretizzava, da ultimo, nella magistrale conduzione del corpo nelle attività a supporto degli organi parlamentari e di governo nell'ambito dell'iniziativa legislativa finalizzata a consentire anche ai Generali di Corpo d'Armata della Guardia di Finanza di assumere la carica di Comandante Generale. Il provvedimento, di rilevanza storica per l'istituzione, rappresentava il tangibile riconoscimento, anche sul piano legislativo, delle professionalità del corpo in piena coerenza e a completamento del percorso normativo tracciato dal D.lgs. n. 68/2001 in tema di compiti e funzioni della Guardia di Finanza.
La meritoria attività, caratterizzata da somma perizia, concorreva ad accrescere ulteriormente il prestigio del corpo e a valorizzarne il ruolo di forza di polizia posta a presidio degli interessi economico-finanziari dello stato e dell'Unione Europea. Roma, giugno 2007 - giugno 2010