"In occasione di disastroso movimento sismico che aveva provocato numerosissime vittime, oltre a ingentissimi danni, si prodigava per più giorni, con coraggio e abnegazione non comuni, in estenuanti e rischiose operazioni di soccorso in favore delle popolazioni colpite. Sorpreso da una nuova violenta scossa tellurica, noncurante del grave pericolo incombente, continuava la propria azione incitando a viva voce gli altri soccorritori con lui operanti a porsi al riparo, finché, travolto dalle macerie di ruderi circostanti, faceva olocausto della vita. Esempio mirabile di altissimo senso del dovere e di elette virtù civiche. Gibellina (Trapani), 25 gennaio 1968."