"Alpinista intrepido, già nel 1954 dette luminosa prova del suo eccezionale coraggio e generoso ardimento, contribuendo in modo determinante al successo della spedizione italiana al Karakorum-K2. La continuità delle sue imprese audacissime ha trovato la conferma più fulgida nella conquista invernale della parete nord del Cervino, alla quale si lanciava da solo, dopo aver ricondotto alla base i compagni di un primo tentativo sfortunato. La sua ferrea tempra fisica, dominata da un forte e nobile carattere, gli consentiva di superare difficoltà e ostacoli finora valutati insormontabili, quasi a simbolo della superiorità dello spirito dell'uomo sulle forze materiali. L'epica impresa suscitava la commossa ammirazione del mondo intero e l'orgoglio della Patria."