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NOTA ILLUSTRATIVA DEL BILANCIO DI PREVISIONE PER IL 2017
La presente relazione illustrativa segue l’impostazione della nota al bilancio di previsione 2016, al fine di favorire la conoscibilità ed il raffronto dei dati esposti.
I principali dati finanziari sono riportati sinteticamente e le grandezze di bilancio vengono esaminate per grandi comparti (retribuzioni, pensioni, beni e servizi), evidenziando per ciascuno le pertinenti linee di azione ed i correlati effetti.
Si tratta del primo bilancio preventivo adottato ai sensi del nuovo Regolamento di amministrazione e contabilità, il D.P. 23 dicembre 2015, n. 18/N, poi modificato dal D.P. 22 dicembre 2016, n. 36/N, per tenere conto del nuovo Codice dei contratti pubblici di cui al d. lgs. 18 aprile 2016, n. 50. L’impostazione contabile, parzialmente diversa rispetto al passato, incide sulla rappresentazione di alcuni dati.
1. I trasferimenti dello Stato
Per determinazione del Presidente della Repubblica, anche per l’anno 2017 – e per ciascun anno del successivo biennio – l’ammontare della dotazione annuale a carico del bilancio dello Stato (stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze) non registra alcun incremento, risultando pertanto invariato, a partire dall’esercizio 2015, l’importo iscritto nel bilancio del Segretariato generale (euro 224.000.000).1
È altresì confermato il contributo annuale a carico dello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per la Tenuta presidenziale di Castelporziano (euro 475.000), destinato ad interventi di tutela e manutenzione ambientale della riserva naturale (la Tenuta è area naturale protetta ai sensi del Decreto del Ministro dell’ambiente del 12 maggio 1999).
2. Principali linee di azione
Il Segretariato generale, pur essendo in fase di attuazione una serie di progetti volti alla valorizzazione della dotazione presidenziale e alla più ampia fruizione della medesima da parte del pubblico, prosegue il percorso, avviato fin dal primo anno dell’attuale Presidenza, di razionalizzazione delle spese per il personale e per beni e servizi, compatibilmente con le esigenze istituzionali nonché di tutela e conservazione di tale importante patrimonio.
In materia di personale, dopo l’adozione di provvedimenti di revisione dei trattamenti economici, sono state avviate iniziative di carattere organizzativo (più avanti riepilogate), sempre nell’ottica della razionalizzazione.
Per quanto concerne l’acquisizione di beni e servizi, viene confermata la riduzione del 5% della spesa complessiva, già attuata nel 2016 (e, come risulta dalle attuali stime, pienamente conseguita).
Per quanto riguarda i progetti sopra menzionati, si segnala innanzitutto che, dopo l’apertura del Palazzo del Quirinale, dallo scorso mese di settembre è possibile visitare regolarmente anche la Tenuta di Castelporziano. Pur essendo molto limitati, i proventi degli ingressi contribuiscono alla copertura degli oneri relativi alle aperture al pubblico e di manutenzione della dotazione.
Inoltre, presso la Tenuta, hanno assunto cadenza annuale alcune iniziative di carattere sociale, dedicate sia alle persone con disabilità (centri estivi attivi dal 2015), sia alle persone anziane (attività promosse nel 2016). La spesa solidaristica e per la coesione sociale risulta pertanto ora rivolta ad iniziative di carattere generale promosse in collaborazione con associazioni, Onlus ed altri enti.
3. Entrate e uscite
La previsione delle entrate di competenza per l’anno 2017 ammonta complessivamente ad euro 354.634.657,85 (l’ammontare comprende l’avanzo di amministrazione e le partite di giro).
L’avanzo di amministrazione presunto è pari ad euro 32.894.159,85, in diminuzione dello 0,76% rispetto a quello definitivamente accertato nel mese di aprile 2016 con il conto consuntivo per il 2015 (euro 33.147.539,60). La proiezione per gli anni 2018 e 2019 mostra un andamento decrescente (dai 32,89 milioni del 2017 ai 30,68 milioni del 2018 e ai 25,46 milioni del 2019), in ragione del congelamento nel triennio della dotazione annuale, dell’andamento lievemente decrescente delle altre entrate e di quello leggermente crescente della spesa effettiva nel biennio 2018-2019.
L’avanzo di amministrazione presunto è stato stimato sulla base di criteri più rispondenti alle dinamiche della gestione e include non solo, come avveniva prudenzialmente nei bilanci degli anni scorsi, la quota di avanzo non utilizzata nel corso della gestione precedente (euro 29.894.159,85), ma anche quota parte (euro 3.000.000) dei fondi di riserva e del fondo (di nuova istituzione) per la riassegnazione dei residui passivi perenti iscritti nel bilancio 2016, non utilizzati in assestamento. A partire dal 2017, inoltre, confluiscono nell’avanzo, rappresentandone una quota vincolata (euro 1.900.000), anche le somme “prenotate”, relative a procedure contrattuali non concluse entro il termine dell’esercizio, ai fini della riassegnazione ai pertinenti capitoli di spesa.
Tra i provvedimenti sul fronte delle entrate vi è la nuova regolamentazione per l’utilizzo degli alloggi di servizio presso la Tenuta presidenziale di Castelporziano, analoga a quella precedentemente adottata per gli alloggi siti nel compendio del Quirinale. Si tratta di iniziative varate nel quadro di un generale piano ricognitivo degli spazi della dotazione, onde razionalizzarne l’impiego secondo principi di economicità, valorizzazione e coerenza degli utilizzi con i fini istituzionali della Presidenza della Repubblica, nella prospettiva di ampliarne sempre più la fruizione da parte della collettività. Nello specifico, la nuova disciplina degli immobili siti presso la Tenuta è volta a destinarli, sotto forma di alloggi di servizio, esclusivamente al personale che presta servizio in loco al fine di assicurarne la presenza anche oltre l’orario di ufficio, nonché, in altre forme, alle diverse tipologie di accoglienza e ospitalità in essere relative a visitatori, scolaresche, disabili, anziani, ricercatori ecc.
La previsione delle uscite di competenza per l’anno 2017 ammonta complessivamente ad euro 354.634.657,85, comprendendo la quota di avanzo di amministrazione da destinare ad esigenze future e le partite di giro, mentre (al netto di tali voci) la spesa effettiva ammonta ad euro 238.699.018,98. Tale spesa è prevista in aumento dello 0,86% rispetto al dato iniziale 2016 (euro 236.652.121,93) e negli anni 2018-2019 resta sostanzialmente invariata, registrando un incremento dello 0,91% nel 2018 (euro 240.870.453,70) e dello 0,29% nel 2019 (euro 241.558.260,62). L’andamento crescente dipende in massima parte dall’evoluzione della spesa previdenziale.
I fondi di riserva, pari ad euro 1.500.000,00 annui (rispetto ad euro 2.000.000 della previsione iniziale 2016), costituiscono lo 0,63% della spesa effettiva prevista per il 2017 e si prevedono costanti nel triennio. Per quanto riguarda le partite di giro, esse ammontano in totale ad euro 85.257.000.
4. Retribuzioni
Le retribuzioni costituiscono nel 2017 il 50,78% del totale della spesa effettiva del Segretariato generale, lievemente in calo in termini percentuali rispetto al dato 2016 (50,86%).
Nel triennio 2017-2019, la previsione di spesa complessiva per retribuzioni diminuisce, passando da euro 120.381.000,00 nel 2016 ad euro 116.815.658,00 euro nel 2019 (- 2,96%). Nel solo anno 2017 (euro 121.222.539,00) si prevede un aumento dello 0,70% rispetto alla previsione iniziale del bilancio 2016 dovuto, in larga parte, agli effetti derivanti dalle procedure selettive di assunzione di personale, peraltro quasi interamente compensati da misure di contenimento e razionalizzazione della spesa, tra le quali una rigorosa politica di contenimento del turn over.
La ripartizione tra le varie tipologie di rapporto di lavoro evidenzia una spesa di euro 85.881.340,00 per il personale di ruolo (con un incremento di euro 2.743.480,00 rispetto al budget iniziale 2016); di euro 6.855.596,00 per il personale, non di ruolo, a contratto, comando e collaborazione (con una diminuzione di euro 1.763.354,00 rispetto al bilancio di previsione 2016); di euro 9.256.000,00 per il personale distaccato (- 270.000,00 euro rispetto al 2016); di euro 1.287.850,00 per i Consiglieri e Consulenti del Presidente della Repubblica (spesa destinata a ridursi in sede di assestamento, quando saranno contabilizzate le cessazioni di incarichi nel frattempo intervenute). Il Segretario generale e alcuni altri Consiglieri del Presidente non percepiscono alcun trattamento economico a carico del bilancio del Segretariato generale.
Producono effetti permanenti le misure di contenimento della spesa precedentemente adottate – ed illustrate nella nota al bilancio 2016 – riguardanti: il recepimento del limite retributivo di 240.000 euro annui lordi di cui all’articolo 13, co. 1, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014, n. 89; il divieto di cumulo, oltre detto limite, dei trattamenti economici erogati dal Segretariato generale con quelli corrisposti da altri soggetti (datori di lavoro) o da gestioni pensionistiche pubbliche; la rideterminazione degli importi delle indennità accessorie spettanti al personale comandato e fuori ruolo nonché dei compensi per rapporti di lavoro a tempo determinato o di collaborazione; la razionalizzazione e la riduzione degli incarichi di direzione e coordinamento.
Si segnalano, d’altra parte, ulteriori recenti interventi destinati ad avere effetti sull’efficienza complessiva della struttura, anche in termini di razionalizzazione della spesa:
5. Pensioni
La spesa per la previdenza, che costituisce il 39,71% del totale della spesa effettiva del Segretariato generale (in lieve aumento rispetto al 39,42% del 2016), presenta una dinamica in aumento, con incrementi dell’1,61% nel 2017 (da euro 93.292.730,00 del 2016 a euro 94.795.756,00), del 4,44% nel 2018 (euro 99.000.016,00) e del 2,99% nel 2019 (euro 101.960.604,00). Le previsioni sono costruite sulla base dell’andamento dei collocamenti a riposo per raggiunti limiti di età e su ipotesi riguardanti la dinamica dei pensionamenti a domanda.
Nel corso del 2016 il Segretariato ha restituito al bilancio dello Stato € 5.492.828,90 derivanti dalle misure di contenimento della spesa pensionistica in relazione alle pensioni più elevate (contributo di solidarietà), adottate con Decreto presidenziale e analoghe alle misure previste dalla legge 27 dicembre 2013, n. 247.
6. Beni e servizi
La spesa per beni e servizi costituisce l’8,87% del totale della spesa effettiva, una percentuale praticamente invariata rispetto all’anno precedente. La previsione complessiva di euro 21.180.723,98 indica un incremento dello 0,96% rispetto alla previsione iniziale 2016, legata prevalentemente all’incremento di spese, direttamente connesse all’ampliamento delle iniziative di apertura al pubblico (manutenzione ordinaria, servizi di pulizia, etc.). Nel biennio successivo si prevedono modesti, fisiologici incrementi di spesa dello 0,16% nel 2018 e dello 0,31% nel 2019.
Come già accennato, ai fini della predisposizione del bilancio di previsione 2017 è stato stabilito l’obiettivo programmatico del rispetto del livello della spesa complessiva per beni e servizi indicato per il 2016; obiettivo che nel 2016, secondo le attuali stime, appare sostanzialmente centrato (una voce di spesa, per esigenze di imputazione contabile, è stata trasferita da altro comparto a quello dei beni e servizi).
Per il 2017 è stato confermato, arricchendolo di ulteriori contenuti, il modello di programmazione delle attività amministrative, in virtù del quale i centri di spesa sono stati chiamati a predisporre una dettagliata previsione delle proprie attività, segnatamente quelle contrattuali, da riferire a specifiche aree di intervento (programmi, articolati in servizi e progetti), anche al fine della presentazione delle proposte per la predisposizione del progetto di bilancio di previsione triennale 2017-2019, secondo le disposizioni del nuovo Regolamento di amministrazione e contabilità. Tale modello è tuttora in corso di perfezionamento.
Per l’anno 2017, con il programma dell’attività amministrativa si è provveduto all’individuazione di 12 Programmi settoriali, ai quali sono state ricondotte le attività poste in essere dai vari centri di spesa, sulla base delle funzioni di tipo strumentale assegnate al Segretariato generale dalle vigenti disposizioni normative ed ordinamentali e atte a garantire il supporto amministrativo e logistico per l’espletamento delle funzioni presidenziali e per l’amministrazione della dotazione. Le spese per beni e servizi pianificate per il 2017 risultano pertanto ripartite tra i 12 programmi settoriali, che comprendono le esigenze correlate a vario titolo al progetto di apertura al pubblico delle sedi della Presidenza, secondo le seguenti misure in valori assoluti e percentuali (una quota fisiologica, pari a poco meno del 5% del totale, è stata inserita in bilancio come spesa “non programmata” per far fronte a nuove esigenze di natura straordinaria o non preventivabili, che non vengono incluse nei programmi):
Programmi settoriali | Stanziamento in valore assoluto |
Valore percentuale |
---|---|---|
01 - Gestione del patrimonio immobiliare | € 8.299.383,60 |
39,18% |
02 - Gestione del patrimonio storico artistico | € 520.400,00 |
2,46% |
03 - Gestione del patrimonio mobiliare e logistica | € 3.165.739,13 |
14,95% |
04 - Gestione dei servizi di mobilità | € 1.055.000,00 |
4,98% |
05 - Gestione del patrimonio librario ed archivistico | € 326.803,00 |
1,54% |
06 - Rappresentanza, cerimoniale ed ospitalità | € 1.405.950,90 |
6,64% |
07 - Gestione della comunicazione | € 867.500,00 |
4,10% |
08 - Gestione delle risorse umane | € 427.452,00 |
2,02% |
09 - Gestione delle risorse tecnologiche | € 2.919.306,28 |
13,78% |
10 - Supporto alle attività lavorative | € 659.252,80 |
3,11% |
11 - Gestione del rischio e conformità normativa | € 472.000,00 |
2,23% |
12 - Tutela della salute | € 21.400,00 |
0,10% |
Totale programmi | € 20.140.187,71 |
95,09% |
Non programmate | € 1.040.536,27 |
4,91% |
Totale complessivo | € 21.180.723,98 |
100,00% |
Roma, 27 marzo 2017
1La dotazione annuale, che costituisce la principale fonte di finanziamento dell’Istituzione, ha subito negli ultimi anni una costante riduzione. L’attuale dotazione è pari, in valore assoluto, a quella dell’esercizio 2007, ma in termini reali, tenuto conto dell’inflazione misurata in base all’indice dei prezzi al consumo, registra una diminuzione del 13 per cento rispetto a tale anno.