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NOTA ILLUSTRATIVA DEL BILANCIO DI PREVISIONE PER IL 2018
Il bilancio preventivo del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica è adottato ai sensi del Regolamento di amministrazione e contabilità, approvato con D.P. 22 dicembre 2016, n. 36/N.
La presente relazione illustrativa descrive i principali dati finanziari ed esamina le grandezze di bilancio per i diversi comparti (retribuzioni, pensioni, beni e servizi, etc.) corrispondenti alle attività dell’Amministrazione.
1. Le entrate del Segretariato Generale
Per determinazione del Presidente della Repubblica, anche per l’anno 2018 – e per ciascun anno del successivo biennio – l’ammontare della dotazione annuale a carico del bilancio dello Stato (stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze) non registra alcun incremento, risultando invariato, rispetto al 2007, l’importo iscritto nel bilancio del Segretariato Generale (euro 224.000.000).
anno di riferimento | importo |
---|---|
2007 | 224.000.000 |
2008 | 227.800.000 |
2009 | 231.217.000 |
2010 | 228.000.000 |
2011 | 228.000.000 |
2012 | 228.000.000 |
2013 | 228.000.000 |
2014 | 228.000.000 |
2015 | 224.000.000 |
2016 | 224.000.000 |
2017 | 224.000.000 |
2018 | 224.000.000 |
2019 | 224.000.000 |
2020 | 224.000.000 |
Pertanto, la principale fonte di finanziamento dell’Istituzione, rappresentata dalla dotazione annuale, ha subito negli ultimi anni, in termini reali, una costante riduzione. Infatti, l’attuale importo della dotazione, tenuto conto dell’inflazione misurata nel tempo in base all’indice dei prezzi al consumo (ISTAT FOI), registra una diminuzione del 14,2% rispetto al 2007.
A tale somma deve essere aggiunto il contributo annuale, previsto sin dal 2000 e attualmente di importo pari ad euro 475.000, erogato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per finalità di protezione e gestione ambientale della Tenuta presidenziale di Castelporziano, area naturale protetta - ai sensi del Decreto ministeriale del 12 maggio 1999 e s.m.i. - di circa 6 mila ettari, di cui 2300 ettari di bosco misto planiziale.
2. Quadro d’insieme
A risorse economiche invariate e a fronte di un incremento delle attività svolte, il Segretariato Generale ha avviato, nel corso dell’attuale Presidenza, un processo di radicale riforma e innovazione dell’azione amministrativa, che è in costante evoluzione.
Va innanzitutto sottolineato il processo di razionalizzazione delle spese per il personale e per beni e servizi, avviato fin dal primo anno del settennato, in modo ovviamente compatibile con le esigenze istituzionali, nonché quello di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico della dotazione presidenziale (su cui si legga più ampiamente infra).
In materia di personale, oltre all’iniziale adozione di provvedimenti di revisione dei trattamenti economici (tetti stipendiali, revisione degli incarichi e delle indennità: cfr. par. 3.2), sono state previste misure organizzative volte a razionalizzare la struttura amministrativa.
Occorre al riguardo rilevare come gli interventi di riforma del Segretariato Generale e i crescenti impegni assunti dalle unità amministrative hanno portato allo sviluppo di un metodo di lavoro non più incentrato sulla separazione verticale delle competenze ma fondato su princìpi di collaborazione e di integrazione funzionale, metodo oggi codificato nell’art. 2, comma 1, dell’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Segretariato Generale. Ciò ha portato ad una modifica della normativa interna (D.P. n. 42 del 2 agosto 2017), che ha introdotto una nuova disciplina della figura dei Vice Segretari Generali (Vice Segretario Generale per le attività gestionali e Vice Segretario Generale per l’amministrazione e il personale, ai quali si affianca il Vice Segretario Generale per la documentazione e le relazioni esterne).
Ad essi è ora assegnata un’estesa funzione di coordinamento, riferita alle attività trasversalmente svolte dalle diverse articolazioni del Segretariato, che impone un radicale mutamento nell’approccio al lavoro da parte di tutte le strutture e anche dei singoli dipendenti, secondo criteri di collaborazione e sinergia.
In tale contesto, caratterizzato da un’accentuata condivisione delle informazioni e dalla definizione di processi di lavoro normalmente intersettoriali, la dirigenza e in generale tutto il personale sono chiamati a contribuirvi attivamente, assicurando una conoscenza complessiva delle attività che si svolgono nell’ambito dell’Amministrazione.
Si è inteso, inoltre, rafforzare la struttura amministrativa permanente, stabilmente assunta nei ruoli del Segretariato, che assicura la continuità della gestione ed esprime valori di imparzialità ed esperienza.
In questo quadro, nel corso del 2017 sono stati portati a termine due concorsi pubblici per la carriera direttiva, con assunzione in ruolo, dal mese di febbraio 2018, di 10 funzionari della carriera amministrativa e 2 funzionari della carriera tecnico-agraria.
Corrispondentemente, si è rinunciato alla collaborazione di diverse unità di personale esterno in posizione comando, che è rientrato nelle Amministrazioni di appartenenza.
Da ultimo, si è avviato un processo di accentramento di talune attività amministrative (custodia, verifica della rilevazione delle presenze orarie, assistenza ai visitatori), in precedenza attribuite ai diversi Servizi o Uffici, realizzando significative economie di scala ed ottimizzando l’uso delle risorse coinvolte.
La governance della Tenuta presidenziale di Castelporziano è stata affidata alla responsabilità di un Direttore in possesso di qualificate e specifiche competenze tecniche e di una significativa esperienza professionale nello specifico settore ambientale, individuato, al di fuori dell’organico del Segretariato Generale, attraverso un’apposita procedura selettiva pubblica. Ciò ha consentito un notevole ammodernamento dei processi di gestione dell’area naturale protetta e il consolidamento dei servizi offerti alla collettività e delle relazioni operative con le altre Istituzioni e con le associazioni del terzo settore, gli enti e i centri di ricerca anche europei, le università, le istituzioni agricole, ambientali, culturali.
Il riconoscimento – di recente ottenuto dalla Tenuta - dello status di ‘agricoltore attivo’ ai sensi della politica agricola europea, in un’accezione ecosostenibile, le permetterà di ricevere ulteriori finanziamenti per le attività agricole tradizionalmente svolte dal personale dipendente.
Nella medesima direzione, la Tenuta partecipa alla definizione della nuova strategia di citizen science e alla piattaforma europea sulla biodiversità Life watch, e si candida per la prima volta all’iscrizione nel Registro nazionale dei paesaggi storici e delle pratiche tradizionali.
Le iniziative di apertura al pubblico e fruizione da parte della collettività dei beni immobili della dotazione presidenziale (Palazzo del Quirinale, Tenuta di Castelporziano e Villa Rosebery), attuate anche a beneficio delle scuole, hanno registrato circa 140 mila presenze solo nel 2017. Va altresì sottolineato il numero di visitatori (82 mila) delle 15 mostre d’arte e storico-istituzionali organizzate dal 2015 ad oggi.
Tali iniziative hanno richiesto - a dotazione finanziaria invariata - un impegno aggiuntivo del personale del Segretariato Generale, fermo il calendario e le ordinarie attività istituzionali del Presidente della Repubblica, nonché la necessaria adozione di un piano straordinario di manutenzione e messa in sicurezza di tutti gli ambienti e delle sale storiche interessati, in conformità alle prescrizioni relative agli spazi espositivi e museali aperti al pubblico.
Tale profonda innovazione nelle funzioni dei luoghi istituzionali ha comportato l’obbligo di procedere ad un’analisi dettagliata dei rischi di vulnerabilità del Compendio del Quirinale, finalizzata alla definizione di un Piano di limitazione dei danni potenziali alle opere d’arte, specie in condizioni di emergenza, e alla successiva realizzazione delle misure di prevenzione e protezione definite nello stesso. Sono, inoltre, in corso le prescritte verifiche di vulnerabilità sismica del Palazzo principale per la definizione di un piano di interventi di miglioramento sismico.
Il predetto Piano si aggiunge agli interventi già realizzati in funzione dell’accesso del pubblico al Palazzo, tra i quali, in primo luogo, la riapertura – dopo più di cento anni - di ‘Porta Quirinale’ sull’omonima via del Quirinale, che ha consentito di separare l’ingresso per le visite rispetto a quello dedicato alle altre attività istituzionali.
Sono state altresì stipulate convenzioni con Università ed enti del terzo settore, aventi ad oggetto lo svolgimento di tirocini e di attività di volontariato, a supporto delle iniziative appena descritte. I proventi degli ingressi dei visitatori ammontano a circa 160 mila euro annui e contribuiscono in parte alla copertura dei relativi oneri.
Per quanto riguarda più in dettaglio l’attività di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, nel corso del 2018 sono previsti interventi conservativi incentrati sulle necessarie attività di manutenzione periodica delle opere scultoree e delle fontane che arredano il giardino; della collezione di carrozze, che comprende più di cento vetture che saranno esposte via via in aggiunta alle altre già in mostra nelle Rimesse Ottocentesche e nella Rotonda; dei siti archeologici (Ara dell’Incendio Neroniano e scavo sotterraneo in giardino), accessibili, su richiesta, dagli studiosi o da gruppi di visitatori.
È in atto, inoltre, un costante monitoraggio finalizzato alla ottimale conservazione e valorizzazione dei beni esposti negli ambienti espositivi del Quirinale, Villa Rosebery e Castelporziano.
Mirati interventi conservativi saranno realizzati, nel 2018, su parte della ingente collezione di dipinti antichi e moderni e sul patrimonio tessile, con particolare riguardo alla preziosa serie cinquecentesca di arazzi realizzata su disegni di Agnolo Bronzino, che necessita di attenta manutenzione e per l’ulteriore valorizzazione dei quali è stato stipulato un protocollo d’intesa con il Comune di Firenze che consentirà l’esposizione dell’intero complesso degli arazzi medicei (20 tessuti) nella Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio. I progetti di restauro riguardano altresì il mobilio antico, le porcellane storiche preservate presso la Vasella, le sculture esposte negli ambienti di rappresentanza, la notevole collezione di livree e finimenti ottocenteschi.
Merita altresì attenzione il progetto di realizzazione del nuovo Portale storico della Presidenza della Repubblica, che sarà inaugurato il prossimo 2 giugno, di eccezionale valore storico-documentale, che consentirà il libero accesso da parte dei cittadini e degli studiosi alle pregevoli fonti dell’Archivio Storico in formato digitale. Esso rappresenta un importante strumento di conoscenza, utile a conservare, descrivere, comunicare e condividere le memorie documentarie, visive e multimediali conservate dall’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, che può ormai contare sulla ricchezza di risorse descrittive elaborate nell’arco di un ventennio (e relative agli oltre 8 Km di documentazione conservata). Il Portale Storico della Presidenza della Repubblica, attraverso una fitta rete di relazioni tra Archivi e soggetti produttori di Archivi, si propone di rappresentare e raccontare i Presidenti della Repubblica che si sono succeduti nell’esercizio delle funzioni che la Costituzione assegna loro; l’Amministrazione e i suoi protagonisti, che insieme operano a supporto della figura presidenziale; il Paese che ne costituisce lo sfondo, con una proficua integrazione dei dati con altre piattaforme Linked Data, quale il “Portale delle Fonti per la storia dell’Italia repubblicana”, in corso di sviluppo da parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nel quadro delle celebrazioni dei 70 anni della nascita della Repubblica.
La riforma strutturale della disciplina degli alloggi di servizio varata nel 2015, che ne prevede l’assegnazione esclusivamente a personale del Segretariato Generale chiamato a svolgere funzioni la cui continuità di esercizio sia strettamente necessaria per il buon andamento dell’Amministrazione, ha consentito alla Presidenza della Repubblica di restituire alla pubblica fruizione l’intero Fabbricato San Felice (circa 8.800 metri quadrati di superficie lorda in via della Dataria 21 a Roma, tra Fontana di Trevi e Piazza del Quirinale, appartenente alla dotazione presidenziale e in passato adibito a residenze della Corona sabauda).
Il prestigioso complesso, attraverso una convenzione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è destinato ora ad ospitare i pregevoli fondi librari della Biblioteca di archeologia e storia dell’arte in Roma, con contestuale realizzazione di un più ampio polo culturale. Tale intervento, di straordinaria importanza, è in corso di realizzazione - anche con la collaborazione dell’Agenzia del Demanio – e consentirà di mettere a disposizione della collettività e della comunità scientifica uno spazio innovativo di indubbio rilievo culturale sul piano nazionale ed internazionale, che valorizzerà l’intera area urbana di riferimento. Tale iniziativa si aggiunge a quelle già precedentemente intraprese con la concessione in uso di un tratto di litorale della Tenuta di Castelporziano al Comune di Roma (nel 1965) e delle Scuderie del Quirinale allo stesso Ministero per la gestione dei relativi spazi espositivi (nel 2016).
Come noto, la Tenuta presidenziale di Castelporziano ospita ormai stabilmente significative iniziative di carattere sociale.
Infatti, sin dal 2015 ha preso avvio un progetto di concreto e gratuito sostegno alle persone disabili ed alle loro famiglie, oggi entrato a pieno regime.
I gruppi, selezionati dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio, sono ospiti della Tenuta, per il periodo estivo, dal lunedì al venerdì e per l'intera giornata. Per i partecipanti all'iniziativa sono stati predisposti locali per l'accoglienza all'interno della Tenuta e sono state messe a disposizione strutture balneari sulla spiaggia di Castelporziano. Durante la giornata sono previste attività ricreative e di animazione a cura della Regione Lazio con il coinvolgimento di operatori specializzati.
Il Presidente della Repubblica ha poi voluto promuovere un nuovo progetto, sempre all'interno della Tenuta, rivolto specificamente agli anziani, in particolare agli ospiti di centri anziani dei municipi capitolini e degli altri comuni laziali nonché di case di riposo e mense sociali, anche in questo caso selezionati dalle Amministrazioni territoriali, Regione Lazio e Comune di Roma. L'iniziativa prevede, nei mesi di aprile e maggio, la presenza giornaliera di gruppi che sono accompagnati dal personale del Segretariato in un percorso volto alla conoscenza degli aspetti storico-culturali e naturalistici della Tenuta Presidenziale.
Complessivamente, da fine marzo a fine agosto 2017 sono state accolte, nelle strutture balneari, nell'area del Castello, nel parco della Tenuta e in altri Fabbricati un tempo riservati a soggetti istituzionali, circa 2.134 persone.
La spesa solidaristica e per la coesione sociale risulta, pertanto, ora rivolta essenzialmente a progetti solidali promossi in collaborazione con la Regione Lazio, Roma Capitale ed enti del terzo settore e realizzati direttamente presso le sedi della Presidenza della Repubblica.
Per quanto concerne l’acquisizione di beni e servizi (cfr. par. 3.4), è stato previsto il mantenimento della spesa complessiva allo stesso livello di quella dell’anno precedente, a consolidamento delle riduzioni già attuate nel biennio 2016-2017.
3. I singoli comparti
3.1. Entrate e uscite
La previsione delle entrate di competenza per l’anno 2018 - comprensiva dell’avanzo di amministrazione, nelle sue componenti ‘disponibile’ e ‘vincolato’, ma al netto delle partite di giro - ammonta ad euro 271.792.766,33.
Le partite di giro sono quantificate in euro 84.328.500, determinando un ammontare complessivo della previsione delle entrate di competenza per il 2018 di euro 356.121.266,33.
L’avanzo di amministrazione presunto è complessivamente pari ad euro 36.826.366,33, in diminuzione del 4,22% rispetto a quello definitivamente accertato nel mese di aprile 2017 con il conto consuntivo per il 2016 (euro 38.448.352,12). La proiezione per gli anni 2019 e 2020 mostra un andamento decrescente (dai 36,83 milioni del 2018 ai 25,80 milioni del 2019 e ai 19,82 milioni del 2020), in ragione dell’invarianza nel triennio della dotazione annuale, dell’andamento lievemente decrescente delle altre entrate e di quello gradualmente crescente della spesa effettiva nel biennio 2019-2020.
In continuità con lo scorso esercizio, l’avanzo di amministrazione presunto è stato stimato sulla base di criteri più rispondenti alle dinamiche della gestione e include, oltre alla quota di avanzo non utilizzata nel corso della gestione precedente, una parte dei fondi di riserva e del fondo per la riassegnazione dei residui passivi perenti iscritti nel bilancio 2017, non utilizzati in assestamento, la quota di avanzo vincolato per procedure contrattuali non concluse entro il termine dell’esercizio 2017 da riassegnare ai pertinenti capitoli di spesa 2018, nonché, a decorrere dal corrente esercizio, un’ulteriore quota vincolata, costituita dal ricongiungimento di montanti contributivi afferenti gestioni pensionistiche diverse e destinata a fini previdenziali per il personale di ruolo del Segretariato Generale.
La previsione delle uscite di competenza per l’anno 2018 - comprensiva della quota di avanzo di amministrazione da destinare ad esigenze future, delle quote per spese vincolate per procedure contrattuali in essere e per trattamenti previdenziali, ma al netto delle partite di giro - ammonta ad euro 271.792.766,33.
Le partite di giro sono quantificate in euro 84.328.500 - in diminuzione rispetto agli euro 85.257.000 dell’esercizio precedente - e determinano un ammontare complessivo della previsione delle uscite di competenza per il 2018 di euro 356.121.266,33.
Al netto della quota di avanzo di amministrazione per esercizi successivi, delle quote per spese vincolate e delle partite di giro, la spesa effettiva ammonta ad euro 241.411.374,84. Tale spesa è prevista in aumento dell’1,14% rispetto al dato iniziale 2017 (euro 238.699.018,98) e negli anni 2019-2020 resta sostanzialmente invariata, registrando un incremento dello 0,24% nel 2019 (euro 241.994.587,04) e dello 0,20% nel 2020 (euro 242.486.859,73). L’andamento leggermente crescente dipende in larga parte dall’evoluzione della spesa previdenziale in ragione del fisiologico aumento del numero dei percettori.
I fondi di riserva, pari ad euro 1.500.000,00 annui (invariati rispetto alla previsione iniziale 2017), costituiscono lo 0,62% della spesa effettiva prevista per il 2018 e si prevedono costanti nel triennio.
3.2. Retribuzioni
Le retribuzioni costituiscono nel 2018 il 50,95% del totale della spesa effettiva del Segretariato Generale.
Al termine del triennio 2018-2020 la spesa complessiva per retribuzioni è prevista in diminuzione, passando dai 121.222.539,00 euro del 2017 ai 120.404.400,00 euro del 2020 (- 0,67%). Il moderato aumento negli anni 2018 e 2019, rispettivamente dell’1,47% e dello 0,90%, rispetto alla previsione iniziale del bilancio 2017, è dovuto, in buona parte, alle assunzioni conseguenti alla conclusione delle procedure concorsuali indette per il personale della carriera direttiva (cfr. par. 2), i cui effetti sono peraltro parzialmente compensati da una perdurante, rigorosa politica di contenimento del turn over e dalla riduzione delle unità di personale in posizione di comando da altre Amministrazioni.
La ripartizione tra le varie tipologie di rapporto di lavoro evidenzia una spesa di euro 86.779.300,00 per gli oneri diretti del personale di ruolo; di euro 7.600.100,00 per quelli del personale non di ruolo, a contratto, comando e collaborazione; di euro 9.256.000,00 per il personale distaccato; di euro 1.287.900,00 per i Consiglieri e Consulenti del Presidente della Repubblica. Il Segretario Generale e alcuni altri Consiglieri del Presidente non percepiscono alcun trattamento economico a carico del bilancio del Segretariato Generale.
Producono effetti permanenti di notevole risparmio le misure di contenimento della spesa precedentemente adottate - ed illustrate nelle note ai bilanci del biennio precedente - riguardanti: il recepimento del limite retributivo di 240.000 euro annui lordi di cui all’articolo 13, co. 1, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, misura resa strutturale a far data dal 2018; il divieto di cumulo, oltre detto limite, dei trattamenti economici erogati dal Segretariato Generale con quelli corrisposti da altri soggetti (datori di lavoro) o da gestioni pensionistiche pubbliche; la rideterminazione degli importi delle indennità accessorie spettanti al personale comandato e fuori ruolo nonché dei compensi per rapporti di lavoro a tempo determinato o di collaborazione; la razionalizzazione e la riduzione degli incarichi di direzione e coordinamento.
3.3. Pensioni
La spesa per la previdenza, che costituisce il 39,59% del totale della spesa effettiva del Segretariato Generale (in lieve diminuzione rispetto al 39,71% del 2017), presenta una dinamica in crescita a motivo dell’inevitabile aumento dell’età anagrafica dei dipendenti in servizio, con incrementi dello 0,83% nel 2018 (da euro 94.795.756,00 del 2017 a euro 95.586.500,00), dell’1,13% nel 2019 (euro 96.665.400,00) e del 2,49% nel 2020 (euro 99.076.000,00). Le previsioni sono costruite sulla base dell’andamento dei collocamenti a riposo per raggiunti limiti di età e su ipotesi riguardanti la dinamica dei pensionamenti a domanda.
3.4. Beni e servizi
La spesa per beni e servizi costituisce l’8,83% del totale della spesa effettiva, lievemente in diminuzione rispetto all’8,87% dell’anno precedente. La previsione di euro 21.315.094,84 indica una sostanziale invarianza rispetto alla previsione iniziale 2017 (euro 21.180.723,98). Nel 2019 si prevede un modesto, fisiologico, incremento della spesa del comparto in esame dello 0,92% mentre nel 2020 se ne stima una sostanziale stabilità (riduzione di appena lo 0,02%).
Come già accennato, ai fini della predisposizione del bilancio di previsione 2018 è stato stabilito l’obiettivo programmatico del rispetto dell’invarianza dell’ammontare complessivo della spesa per beni e servizi rispetto al 2017; obiettivo che nel 2018, secondo le attuali stime, sarà sostanzialmente raggiunto al netto della riassegnazione delle risorse per avanzo vincolato per procedure contrattuali in corso di svolgimento.
Si può quindi affermare che il Segretariato Generale fa fronte agli accresciuti impegni istituzionali e amministrativi, in precedenza descritti, a risorse invariate.
Nel mese di gennaio 2017 è entrato in vigore il nuovo Regolamento di amministrazione e contabilità del Segretariato Generale, che tiene conto delle novità introdotte dal Codice dei contratti pubblici e, al contempo, intende garantire la massima efficienza dell’azione amministrativa, anche attraverso l’implementazione di un nuovo Elenco degli operatori economici e l’informatizzazione delle procedure di acquisto.
Anche per il 2018 è stato redatto il programma dell’attività amministrativa, che ha individuato i 12 Programmi settoriali ai quali devono essere ricondotte le attività poste in essere dai vari centri di spesa, sulla base delle funzioni di tipo strumentale assegnate al Segretariato Generale dalle vigenti disposizioni e atte a garantire il supporto amministrativo e logistico per l’espletamento delle funzioni presidenziali e per l’amministrazione della dotazione in linea con il nuovo indirizzo del settennato:
Programmi settoriali | Stanziamento in valore assoluto |
Valore percentuale |
---|---|---|
01 - Gestione del patrimonio immobiliare | € 7.901.996,79 |
37,07% |
02 - Gestione del patrimonio storico artistico | € 422.384,80 |
1,98% |
03 - Gestione del patrimonio mobiliare e logistica | € 3.305.961,22 |
15,51% |
04 - Gestione dei servizi di mobilità | € 1.257.446,63 |
5,90% |
05 - Gestione del patrimonio librario ed archivistico | € 328.399,80 |
1,54% |
06 - Rappresentanza, cerimoniale ed ospitalità | € 1.435.803,37 |
6,74% |
07 - Gestione della comunicazione | € 795.250,30 |
3,73% |
08 - Gestione delle risorse umane | € 431.464,00 |
2,02% |
09 - Gestione delle risorse tecnologiche | € 3.208.975,49 |
15,05% |
10 - Supporto alle attività lavorative | € 832.358,92 |
3,91% |
11 - Gestione del rischio e conformità normativa | € 472.061,00 |
2,21% |
12 - Tutela della salute | € 19.000,00 |
0,09% |
Totale programmi | € 20.411.102,32 |
95,76% |
Non programmate | € 903.992,52 |
4,24% |
Totale complessivo | € 21.315.094,84 |
100,00% |
Alle spese per beni e servizi si aggiunge una quota fisiologica, pari a poco meno del 5% del totale, inserita in bilancio come spesa “non programmata” per far fronte a nuove esigenze di natura straordinaria o non preventivabili, che non è possibile includere nei programmi sopra elencati.
Roma, 19 aprile 2018