allegati
nella sezione
Il bilancio preventivo del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica è adottato ai sensi del Regolamento di amministrazione e contabilità, approvato con D.P. 22 dicembre 2016, n. 36/N.
La presente relazione illustrativa descrive i principali dati finanziari ed esamina le grandezze di bilancio per i diversi comparti (retribuzioni, pensioni, beni e servizi, etc.) corrispondenti alle attività dell’Amministrazione.
L’emergenza sanitaria per la pandemia da Covid-19, sorta nel corso del 2020 e tuttora in atto, ha determinato per il Segretariato generale la necessità di discostarsi dalla originaria programmazione delle attività e delle spese per quell’anno, al fine di poter realizzare - in conformità con la regolamentazione emergenziale nel tempo adottata per il contenimento dell’epidemia - gli interventi indispensabili per assicurare il funzionamento dell’Istituzione in condizioni di sicurezza.
A fronte della mancata realizzazione, nel 2020, di talune attività programmate (tra le altre, quelle connesse con l’apertura al pubblico delle sedi, le cerimonie per la Festa della Repubblica, la realizzazione dei progetti a favore degli anziani e dei disabili presso la Tenuta presidenziale di Castelporziano), è stato necessario incrementare le misure di salvaguardia della salute del personale, di tutela della salubrità degli ambienti, di adeguamento delle dotazioni informatiche atte a consentire nuove e diverse modalità di svolgimento delle attività lavorative per garantire anche nella mutata situazione di emergenza la continuità e l’efficienza dell’azione amministrativa.
Le previsioni per il 2021, formulate in un’ottica di possibile progressiva ripresa di attività sospese nel 2020 e rinviate al termine dell’emergenza sanitaria, potrebbero ragionevolmente subire – in relazione alle evoluzioni della pandemia - analoghe rimodulazioni rispetto alla programmazione delle spese, la cui stima è stata effettuata secondo criteri prudenziali in costanza di una situazione di fatto connotata da elementi di imprevedibilità e incertezza.
La dotazione presidenziale
Per determinazione del Presidente della Repubblica, anche per l’anno 2021 - e per ciascun anno del successivo biennio - l’ammontare della dotazione annuale a carico del bilancio dello Stato (stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze) non registra alcun incremento, risultando invariato, rispetto al 2007, l’importo iscritto nel bilancio del Segretariato generale (euro 224.000.000).
anno di riferimento | importo |
2007 | 224.000.000 |
2008 | 227.800.000 |
2009 | 231.217.000 |
2010 | 228.000.000 |
2011 | 228.000.000 |
2012 | 228.000.000 |
2013 | 228.000.000 |
2014 | 228.000.000 |
2015 | 224.000.000 |
2016 | 224.000.000 |
2017 | 224.000.000 |
2018 | 224.000.000 |
2019 | 224.000.000 |
2020 | 224.000.000 |
2021 | 224.000.000 |
2022 | 224.000.000 |
2023 | 224.000.000 |
Pertanto, la principale fonte di finanziamento dell’Istituzione, rappresentata dalla dotazione annuale, ha subito negli ultimi anni, in termini reali, una costante riduzione. Infatti, l’attuale importo della stessa, tenuto conto dell’inflazione misurata nel tempo in base all’indice dei prezzi al consumo (ISTAT FOI), registra una diminuzione del 15,80% rispetto al 2007.
Un contributo annuale, previsto sin dal 2000 e attualmente di importo pari ad euro 475.000, viene erogato dal Ministero per la Transizione ecologica (già Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare) per finalità di protezione e gestione ambientale della Tenuta presidenziale di Castelporziano, area naturale protetta ai sensi del Decreto ministeriale del 12 maggio 1999 e s.m.i..
In ultimo, nell’ambito del sostegno previsto dalla Politica Agricola dell’Unione europea, dal 2018 si aggiungono i contributi dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura e della Regione Lazio pari a euro 409.000 annui, per la conduzione agro-zootecnica ecocompatibile della Tenuta presidenziale di Castelporziano, che ha ottenuto la qualifica di “agricoltore attivo”.
L’analisi delle entrate e delle spese del Segretariato Generale è contenuta nella Nota tecnica allegata.
1) L’attività del Segretariato Generale
Tutte le articolazioni interne del Segretariato generale, operanti secondo criteri di collaborazione e integrazione funzionale, nel rispetto dei vincoli di bilancio indicati dalle norme interne, sono ovviamente deputate a supportare l’attività istituzionale del Presidente della Repubblica. Ci si soffermerà su quelle attività delle strutture che determinano effetti significativi sui saldi di bilancio.
1.a) La comunicazione
La pandemia ha reso evidente il ruolo fondamentale della comunicazione, in particolare di quella istituzionale.
Le occasioni pubbliche di incontro tra il Presidente della Repubblica e la cittadinanza si sono rarefatte, così come le possibilità per i giornalisti e gli operatori dei media di seguire direttamente discorsi, cerimonie ed eventi istituzionali.
È stato pertanto necessario riconsiderare nel suo complesso le modalità comunicative della Presidenza della Repubblica, attraverso la realizzazione di nuove forme di intervento, in grado di assicurare continuità nel rapporto tra i cittadini e il vertice istituzionale.
Accanto alla collaborazione, mai venuta meno, con media tradizionali (agenzie, carta stampata, televisioni e radio), sono stati sviluppate particolari sinergie con i canali digitali e social che hanno permesso di sperimentare ed introdurre soluzioni finalizzate a:
L’utilizzo dei social media, mai come in questo momento di forzato isolamento, appare uno strumento prezioso per ampliare la possibilità di comunicare, informare e interagire direttamente con i cittadini e con gli operatori del settore su temi e attività istituzionali che riguardano il Quirinale.
Gli account ufficiali su Twitter, Youtube e Instagram vengono aggiornati in modo costante 24 ore su 24 e permettono di conoscere in tempo reale l’attività ufficiale del Presidente della Repubblica, arricchendo le fonti informative per i media tradizionali.
L’account Twitter@Quirinale pubblica notizie, comunicati, immagini video e fotografiche con particolare attenzione alle attività del Capo dello Stato, ai discorsi, alle visite.
Il Canale Youtube della Presidenza della Repubblica è una raccolta video di tutte le attività istituzionali del Capo dello Stato e delle iniziative della Presidenza della Repubblica. Attraverso il canale si trasmettono le dirette streaming delle principali attività svolte al Quirinale, come ad esempio le consultazioni per la formazione del Governo.
1.b) Il personale
La spesa per le retribuzioni del personale costituisce nel 2021 il 48,03% del totale della spesa effettiva del Segretariato generale, al netto delle quote d’avanzo e delle partite di giro (in diminuzione rispetto al 50,18% dichiarato nel 2020, principalmente a causa della riduzione della spesa per le retribuzioni del personale di ruolo).
Al termine del triennio 2021-2023, la spesa complessiva per retribuzioni è prevista in diminuzione, passando dai 117.165.480,00 euro del 2021 ai 111.665.480,00 euro del 2023 (-4,69%). La graduale ma continua contrazione della componente di spesa relativa al personale in servizio è essenzialmente dovuta ad una più mirata analisi dei fabbisogni di personale, alla crescente razionalizzazione delle modalità operative delle strutture amministrative e all’ottimizzazione dell’uso delle risorse, con conseguente contenimento del turn over.
Più in dettaglio, si è passati dai 777 dipendenti di ruolo del gennaio 2015 ai 713 del dicembre 2020, con una riduzione di 64 unità di personale dovuta principalmente ai pensionamenti intervenuti, senza pregiudizio per gli standard qualitativi delle funzioni affidate all’Amministrazione. Nel corso del 2021 si procederà ad un limitato turn over del personale cessato, che tenga conto della dinamica effettiva e presunta dei collocamenti a riposo.
Nel corso del settennato, la riduzione dei dipendenti è stata compensata da un consistente numero di assunzioni, in particolare di funzionari, attuate attraverso pubblico concorso o all’esito di procedure di stabilizzazione, tenuto conto dei recenti indirizzi legislativi che prevedono per le Amministrazioni pubbliche il superamento del precariato.
Nel corso del 2020 si è continuato a dare attuazione alla riforma delle carriere del personale di ruolo del Segretariato generale che, tra l’altro, ha comportato una revisione dei titoli di studio per l’accesso, nonché delle mansioni e una riduzione del numero dei profili professionali. Nell’ambito dei processi di valorizzazione del personale, nel corso del 2020 sono state avviate e concluse 4 procedure selettive interne, sono stati assunti in ruolo 5 dipendenti, mentre quelli cessati dal servizio risultano essere, complessivamente, 35. Si prevede il pensionamento, nel corso dell’anno 2021, di ulteriori 25 dipendenti.
Nel corso del 2021 è previsto lo svolgimento di alcune circoscritte procedure selettive interne rivolte, in particolare, alle carriere di concetto e direttiva, nonché all’attribuzione di posizioni di elevata responsabilità per le carriere di concetto, esecutive e ausiliarie. Parallelamente, sarà prevista una progressiva riduzione degli incarichi di struttura attualmente esistenti.
Come si vede, prosegue il percorso di consolidamento dell’amministrazione permanente e delle sue professionalità, da ultimo anche attraverso una diversa articolazione delle strutture organizzative preposte alla gestione del patrimonio immobiliare, artistico e mobiliare del Segretariato generale.
Si è proceduto inoltre alla modifica delle norme in materia pensionistica implementando l’istituto del cosiddetto “cumulo pensionistico” reso possibile dalla sottoscrizione con l’INPS di apposita convenzione al fine di contenere per gli anni futuri l’impatto della spesa previdenziale sul bilancio del Segretariato.
In base alla ripartizione tra le varie tipologie di rapporto di lavoro, si evidenzia una spesa di euro 82.023.000,00 per gli oneri diretti del personale di ruolo; di euro 7.690.000,00 per quelli del personale non di ruolo, a contratto, comando e collaborazione; di euro 9.317.000,00 per il personale distaccato; di euro 1.504.000,00 per i Consiglieri e Consulenti del Presidente della Repubblica. Il Segretario Generale e alcuni Consiglieri del Presidente non percepiscono alcun trattamento economico a carico del bilancio del Segretariato generale.
Producono effetti permanenti di notevole risparmio le misure di contenimento della spesa precedentemente adottate - ed illustrate nelle note ai bilanci degli esercizi precedenti - riguardanti: il recepimento del limite retributivo di 240.000 euro annui lordi di cui all’articolo 13, comma 1, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, misura resa strutturale a far data dal 2018; il divieto di cumulo, oltre detto limite, dei trattamenti economici erogati dal Segretariato generale con quelli corrisposti da altri soggetti (datori di lavoro) o da gestioni pensionistiche pubbliche; la rideterminazione degli importi delle indennità accessorie spettanti al personale comandato e fuori ruolo nonché dei compensi per rapporti di lavoro a tempo determinato o di collaborazione; la razionalizzazione e la riduzione degli incarichi di direzione e coordinamento.
La spesa per la previdenza, che costituisce il 41,88% del totale della spesa effettiva del Segretariato generale (in aumento rispetto al 39,90% del 2020), presenta una dinamica in crescita nel prossimo triennio, a causa del maturare dei requisiti pensionistici da parte di numerose classi di età, con un incremento del 4,19% nel 2021 (da euro 98.053.000,00 del 2020 a euro 102.158.000,00), del 3,95% nel 2022 (euro 106.198.000,00) e del 5,35% nel 2023 (euro 111.876.000,00). Le previsioni sono costruite sulla base dell’andamento dei collocamenti a riposo per raggiunti limiti di età (67 anni a partire dal 1° gennaio 2021) e su ipotesi riguardanti la dinamica dei pensionamenti a domanda. Anche nell’ordinamento interno del Segretariato generale, in conformità a quanto previsto dalla legge di bilancio per l’anno 2019, è in vigore la riduzione dei trattamenti pensionistici superiori a 100 mila euro annui lordi, fino al termine dell’esercizio 2021, dichiarata come noto legittima dalla Corte Costituzionale, con sentenza 9 novembre 2020, n. 234, limitatamente al triennio 2019-2021.
1.c) L’amministrazione digitale e le infrastrutture informatiche
Nel corso del 2020 la progressiva diffusione della pandemia ha comportato una radicale modifica delle modalità di lavoro e l’Amministrazione ha dovuto rapidamente mettere in campo soluzioni tecnologiche idonee ad affrontare il nuovo contesto operativo.
Il primo ambito di intervento ha riguardato il c.d. lavoro agile. La soluzione tecnologica posta in atto si è concretizzata nella realizzazione di postazioni di lavoro virtuali, comprensive dei principali software utilizzati dal dipendente, resa accessibile da un portale con meccanismi di autenticazione e traffico dati in cifratura. L’allestimento del sistema è stato effettuato in un tempo estremamente limitato e gli accessi per il lavoro agile hanno consentito di portare in remoto fino al 40% delle postazioni di lavoro.
Un ulteriore ambito di informatizzazione che ha ricevuto un notevole impulso a seguito della crisi pandemica è quello delle videoconferenze e più in generale del supporto a manifestazioni ed eventi in cui una quota significativa dei partecipanti è collegata in video ed in audio per via telematica.
Per lo svolgimento delle attività istituzionali di rappresentanza è stata allestita una sala multimediale con supporto ai principali sistemi di videoconferenza.
Inoltre sono state attrezzate sale multimediali per Uffici e Servizi frequentemente in contatto con interlocutori esterni.
In tali ambiti è stato tenuto in conto il tema della sicurezza informatica consentendo l’accesso ai più diffusi sistemi adottati sulla rete internet in contesti pubblici, ma adottando sistemi basati su infrastrutture localizzate presso i CED del Segretariato generale, per gestire contesti di maggiore sensibilità.
Nell’ambito dei sistemi informativi di supporto per promuovere la dematerializzazione dei processi lavorativi sono state sviluppate funzionalità di visione, approvazione, determinazione e firma multipla fruibili sia da personal computer collegati alla rete locale o via web, ovvero da tablet autorizzati. Queste funzionalità si rivolgono principalmente ai titolari dei processi amministrativi e decisionali ma, allo stesso tempo, aiutano il personale di supporto a lavorare, anche da remoto, in maniera più fluida e razionale.
Per il 2021 le attività infrastrutturali previste nel bilancio di previsione comprendono ulteriori interventi volti a potenziare i sistemi di comunicazione in remoto.
Sono in programma attività di manutenzione per i siti web istituzionali sia in termini di potenziamento delle infrastrutture hardware che di sviluppo software, con particolare riguardo ai temi dell'accessibilità digitale delle informazioni.
1.d) La tutela del patrimonio storico e artistico
I programmi di tutela dei beni artistici impostati nel 2020 e negli anni precedenti hanno consentito di ottenere un costante monitoraggio dei beni, con particolare riguardo agli arredi e opere conservati negli ambienti aperti al pubblico delle sedi presidenziali.
Sulla base di queste attività, di carattere prevalentemente conoscitivo e di controllo, nel 2021 si è avviato un progetto triennale che coniuga il periodico monitoraggio dei beni esposti al pubblico con specifici interventi manutentivi, atti ad eliminare sul nascere le situazioni di degrado dei beni. L’obiettivo è quello di mettere in atto un efficace ciclo di conservazione preventiva articolato nelle fasi del monitoraggio delle condizioni ambientali, controllo conservativo dei beni, interventi manutentivi puntuali, programmazione di interventi straordinari. Il monitoraggio delle condizioni ambientali, impostato negli scorsi anni in collaborazione con il Servizio sistemi informatici ai fini della corretta conservazione di arredi e opere, vede per il corrente anno 2021, su impulso del Servizio patrimonio immobiliare, un’estensione delle analisi ad una più generale valutazione delle condizioni microclimatiche dell’intera volumetria degli ambienti, finalizzata ad impostare una corretta conservazione anche delle volte e dei soffitti delle sale del piano nobile. Sempre ai fini della conservazione preventiva, è programmata nel 2021 una generalizzata campagna di protezione dei beni artistici tramite filtri anti-UV da collocare sulle finestre degli ambienti del palazzo in cui le opere sono maggiormente esposte all’irraggiamento solare.
I beni conservati nei giardini, sottoposti a particolari e costanti fattori di degrado, richiedono invece un approccio di manutenzione programmata, già attuata negli scorsi anni e che verrà rinnovata nel 2021 sulla base di un progetto triennale. Anche gli ambienti ipogei presenti nel giardino e sotto il palazzo Sant’Andrea nel 2021 saranno oggetto, come negli scorsi anni, di uno specifico progetto triennale di manutenzione programmata, alla luce della loro natura di “aree archeologiche”.
Nel 2021 si opereranno interventi di manutenzione straordinaria inerenti tutte le principali categorie di beni (dipinti mobili e fissi, sculture, mobilio storico, carrozze, tessili, porcellane), sulla base delle urgenze emerse tramite le attività di monitoraggio. In proposito la creazione di un nuovo deposito attrezzato per i dipinti mobili, prevista per il presente anno a cura del Provveditorato alle Opere Pubbliche, consentirà l’avvio di più specifici progetti conservativi per questa importante categoria di beni.
Per quanto riguarda le iniziative di apertura al pubblico delle sedi della Presidenza della Repubblica, va ricordato che i relativi programmi, al fine di contenere l’emergenza epidemiologica, sono stati sospesi dall’8 marzo 2020.
Nondimeno, proprio nell’anno in cui l’emergenza epidemiologica ha costretto l’intero Paese ad affrontare sfide drammatiche di non comune complessità, è sembrato vieppiù importante proseguire, con l’attuazione della seconda fase del progetto “Quirinale Contemporaneo”, avviato nel 2019, nella valorizzazione dei talenti e delle eccellenze nazionali. L’esposizione delle nuove acquisizioni di opere d’arte contemporanea e di creazioni di design allestite negli spazi storici del Palazzo del Quirinale e nella Tenuta presidenziale di Castelporziano può essere visitata virtualmente, attraverso il sito istituzionale, in attesa della sua apertura al pubblico non appena le condizioni sanitarie lo consentiranno.
1.e) Tutela del patrimonio immobiliare
Il Servizio Patrimonio immobiliare ha in programma, per il 2021, numerosi interventi relativi agli immobili e agli impianti del Compendio del Quirinale, della Tenuta Presidenziale di Castelporziano e di Villa Rosebery.
Nella programmazione degli stessi, prioritaria attenzione è stata riservata alle attività finalizzate ad assicurare il pieno rispetto degli standard di sicurezza previsti dalla normativa vigente.
A tal riguardo si segnalano la realizzazione di nuovi impianti di rilevazione antincendio presso diversi ambienti della Manica Lunga e i vari edifici del complesso di Villa Rosebery, nonché la progettazione e realizzazione di ulteriori interventi in tema di prevenzione incendi.
Particolare rilievo è stato attribuito anche agli interventi dedicati alla sicurezza passiva delle sedi della Presidenza.
Diversi sono, poi, i lavori di ristrutturazione che coinvolgono sia locali adibiti ad uffici sia le sale di rappresentanza, per alcune delle quali sono previsti importanti interventi di restauro.
Per quanto concerne le spese per le manutenzioni, la parte più cospicua delle stesse sarà impiegata per i contratti di manutenzione degli impianti elettrici e di quelli meccanici. Attraverso una procedura ad evidenza pubblica, inoltre, l’Amministrazione si doterà di un presidio fisso a supporto del personale di ruolo, da impiegare nell’ambito delle diverse esigenze di manutenzione immobiliare e impiantistica, ordinaria e straordinaria, cui quotidianamente è necessario far fronte.
1.f) L’emergenza epidemiologica da Covid-19
La situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19 ha fortemente condizionato la programmazione della spesa, al fine di consentire l’adozione di tutte le misure necessarie alla prevenzione della diffusione del Covid-19 all’interno degli ambienti istituzionali.
La spesa sostenuta nel 2020 ha interessato alcune principali linee di intervento relative ai dispositivi di protezione individuale (DPI), in senso lato, alla sanificazione degli ambienti e alla predisposizione di presidi medico-ambulatoriali e di procedure di screening.
Più in dettaglio, si è assicurato l’adeguamento della dotazione dei DPI, garantendo la disponibilità di specifici dispositivi di protezione (mascherine, guanti, etc.) per lo svolgimento delle attività lavorative nell’ambito della Presidenza della Repubblica e acquisendo specifici accessori (quali i pannelli parafiato e i rilevatori a distanza della temperatura corporea), idonei alla corretta e sicura condivisione degli spazi comuni.
Una ulteriore linea d’intervento è stata volta ad assicurare la sicurezza degli ambienti di lavoro, attraverso la disponibilità di prodotti disinfettanti e sanificanti, nonché di accessori (quali i purificatori d’aria e degli elevatori) funzionali alla disinfezione ambientale e alla fruizione in sicurezza delle stesse sedi, anche per quanto riguarda le attività istituzionali che in esse si svolgono.
Nel corso del 2021 si prevede, in coerenza con le misure finora adottate per il contrasto alla diffusione del Covid-19 e atteso il protrarsi dell’emergenza sanitaria, di continuare ad orientare la spesa sulle linee di intervento predette.
2) La Tenuta presidenziale di Castelporziano
Nel solco delle linee programmatiche del 2020, si rafforza la qualificazione ambientale plurilivello della Tenuta, con misure di conservazione dei siti appartenenti alla Rete europea Natura 2000 e con interventi di gestione eco-conservativa. Le misure tendono prioritariamente a contenere il deperimento dei soprassuoli boschivi e a supportare la rinnovazione naturale anche nel quadro della Gestione Forestale Sostenibile per la quale si prevede l’ottenimento aggiuntivo della certificazione dei servizi ecosistemici; inoltre, esse sono volte a preservare l’equilibrio dunale dall’impatto antropico e dall’espansione di specie aliene invasive.
Le strutture per la conduzione del Compendio, la tutela ambientale e la gestione della fauna selvatica saranno ammodernate con la realizzazione di nuovi impianti, la messa in esercizio di programmi informatici dedicati e la revisione dei macchinari di lavoro; ciò anche nel rispetto delle vigenti normative in materia di sicurezza sul lavoro.
Parallelamente, la gestione aziendale sostenibile si prefigge l’adattamento dei piani agro-zootecnici ai cambiamenti climatici e ai processi di desertificazione con metodi di agricoltura di precisione anche volti a reinterpretare pratiche tradizionali nel quadro dell’architettura verde della nuova Politica Agricola dell’Unione europea.
Tali misure ambientali e gestionali trovano fondamento nella mole di conoscenze multidisciplinari scientifiche, ottenuta dal proseguimento delle collaborazioni con enti dedicati, dall’ampliamento delle reti di monitoraggio biotiche e abiotiche e dall’organizzazione crescente delle informazioni nella banca dati C-bioDB.
In preparazione del riavvio dei progetti sociali dedicati ad alcune categorie fragili, delle attività di apertura al pubblico, di inclusione, di divulgazione scientifica e di educazione allo sviluppo sostenibile, si prevede la manutenzione e il rafforzamento dei poli attrattivi, degli allestimenti anche “contemporanei”, degli strumenti di sensibilizzazione ambientale e dei laboratori didattici.
3) L’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica
Anche nel 2021 proseguirà il popolamento del Portale storico della Presidenza della Repubblica, pubblicato il 2 giugno 2018, che rende progressivamente disponibile il patrimonio conservato dall'Archivio storico.
I numeri del Portale: 259.209 fotografie delle attività dei Presidenti della Repubblica; 1.706 audiovisivi; 80.203 documenti digitali; 76.000 eventi, tra udienze, impegni pubblici e privati dei Presidenti; 1.729 visite in Italia e 570 viaggi all'estero; 17.000 pagine di diario digitalizzate; 25.111 immagini che documentano la storia d'Italia dalla Monarchia alla Repubblica; 13.286 complessi archivistici; 55.759 Provvedimenti di grazia; 6.523 discorsi e interventi ufficiali dei Presidenti; 5.325 atti firmati dai Presidenti; 549 comunicati della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1945 al 1950; 11.835 comunicati delle presidenze Ciampi e Napolitano; 131 biografie istituzionali di segretari generali, consiglieri e consulenti; 455 comunicati stampa relativi alla formazione e alla crisi dei Governi dal 1948 ad oggi; 47.979 comunicati stampa relativi alle Presidenze da Gronchi a Scalfaro; 258 volumi in Biblioteca digitale per un totale di 25.604 pagine in formato digitale; 75 soggetti produttori e 762 strutture organizzative; 1.380.781 triple caricate sull'Endpoint SPARQL.
Si prevedono, inoltre, le seguenti attività, in aggiunta a quelle consuete di formazione per studiosi e studenti:
Nota tecnica sui singoli comparti
Entrate e uscite – Retribuzioni, pensioni, beni e servizi
ENTRATE – Esse si compongono della dotazione annuale, delle entrate previdenziali e di quelle patrimoniali e diverse, nonché dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente. Quest’ultimo, mentre mantiene una dinamica costante nella sua componente disponibile, per la parte vincolata registra, invece, un consistente aumento, dovuto ai fattori che saranno analiticamente illustrati infra, per la copertura di spese specifiche obbligatorie e non altrimenti utilizzabile. La previsione delle entrate di competenza per l’anno 2021 - comprensiva dell’avanzo di amministrazione, nelle sue componenti ‘disponibile’ e ‘vincolata’ (di cui si dirà successivamente), ma al netto delle partite di giro - ammonta ad euro 284.490.713,00, in aumento di euro 12.247.713,00 rispetto all’esercizio precedente.
Le partite di giro in entrata (Titoli 3 e 4) sono quantificate in euro 86.870.200,00, determinando un ammontare complessivo della previsione delle entrate di competenza per il 2021 di euro 371.360.913,00.
USCITE - La previsione delle uscite di competenza per l’anno 2021 (comprensiva della quota di avanzo di amministrazione da destinare ad esigenze future, delle quote per spese vincolate per procedure contrattuali in essere e per trattamenti previdenziali, ma al netto delle partite di giro) ammonta ad euro 284.490.713,00. Le partite di giro sono quantificate, dal lato delle uscite, in euro 86.870.200,00 - in diminuzione del 2,03% rispetto agli euro 88.668.000,00 dell’esercizio precedente - e determinano un ammontare complessivo della previsione delle uscite di competenza per il 2021 di euro 371.360.913,00. Al netto della quota di avanzo di amministrazione per esercizi successivi, delle quote per spese vincolate e delle partite di giro, la spesa effettiva ammonta ad euro 243.945.893,00. Tale spesa è prevista in aumento dell’1,04% rispetto al dato iniziale 2020 (euro 241.437.332,00) e negli anni 2022-2023 è prevista in ulteriore lieve crescita, registrando un incremento dello 0,85% nel 2022 (euro 246.026.821,00) e dello 0,81% nel 2023 rispetto all’esercizio precedente (euro 248.015.491,00). L’andamento crescente dipende in larga parte dall’evoluzione della spesa previdenziale in ragione del fisiologico aumento del numero dei percettori previsti e nonostante la contestuale riduzione della spesa per il personale in attività che, nel 2023, si attesterà complessivamente su valori inferiori a quella pensionistica, considerando tutte le tipologie di rapporto di lavoro nonché l’ammontare degli oneri riflessi a carico dell’Amministrazione e dell’IRAP.
FONDI DI RISERVA - I fondi di riserva, pari ad euro 1.500.000,00 annui (invariati rispetto alla previsione iniziale 2020), costituiscono lo 0,61% della spesa effettiva prevista per il 2021 e si prevedono costanti nel triennio.
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE – Costituisce posta di entrata l’avanzo di amministrazione, presuntivamente stimato nella sua quantificazione complessiva per il 2021 in euro 49.457.713,00 (ripartiti in avanzo disponibile, pari a euro 28.669.365,00 e avanzo vincolato, pari a euro 20.788.348,00, di cui euro 453.000,00 per la quota vincolata per procedure contrattuali in essere ed euro 20.335.348,00 per la quota vincolata per trattamenti previdenziali), in aumento del 20,94% rispetto a quello definitivamente accertato nel mese di aprile 2020 con il conto consuntivo per il 2019 (euro 40.895.195,03).
Strumento necessario per la copertura delle spese nella loro programmazione triennale e costruito grazie alla realizzazione delle economie realizzate nei vari comparti e alla cancellazione dei residui di anni precedenti, frutto dell’operazione di riordino delle allocazioni di risorse avviata dal 2017, esso registra nel suo complesso, per il 2021, un significativo aumento (euro 8,56 milioni), principalmente dovuto agli effetti della già citata sentenza 9 novembre 2020, n. 234 della Corte Costituzionale, che, nel prevedere la limitazione al triennio 2019-2021 del prelievo a titolo di contributo di solidarietà sulle pensioni superiori ai 100 mila euro lordi annui previsto dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145 e recepito nell’ambito del Segretariato generale, ha determinato il riversamento nella quota di avanzo vincolato per trattamenti previdenziali delle somme trattenute nel 2019 e nel 2020, originariamente allocate in partita di giro (la stessa operazione avverrà nel 2022 per gli importi che saranno trattenuti nel corso del corrente esercizio).
L’avanzo di amministrazione presunto è stato stimato sulla base di criteri rispondenti alle dinamiche effettive della gestione, soprattutto in considerazione dell’assoluta e perdurante invarianza rispetto ai valori del 2007 dell’ammontare della dotazione annuale a carico del bilancio dello Stato. Esso include, oltre alla quota di avanzo per iniziative future, frutto delle economie realizzate nel corso della gestione del 2020, l’intero ammontare dei fondi di riserva e del fondo per la riassegnazione dei residui passivi perenti iscritti nel bilancio 2020, non utilizzati in assestamento; la quota di avanzo vincolato per procedure contrattuali non concluse entro il termine dell’esercizio 2020, da riassegnare ai pertinenti capitoli di spesa del bilancio 2021; la quota di avanzo vincolata destinata a fini previdenziali, deputata ad accogliere i montanti contributivi afferenti gestioni pensionistiche diverse, gli eventuali risparmi registrati nella gestione delle pensioni, nonché altri riversamenti traenti comunque origine da trattamenti previdenziali; la previsione di economie di spesa sulle dotazioni di competenza del comparto dei beni e servizi.
La proiezione della stima dell’avanzo per gli anni 2022 e 2023 mostra un andamento decrescente (dai 49,46 milioni del 2021 ai 46,89 milioni del 2022 e ai 38,11 milioni del 2023), in ragione del progressivo utilizzo dello stesso reso necessario dall’invarianza nel triennio della dotazione annuale, dalla tendenza lievemente decrescente delle altre entrate (-0,15% nel 2021, -0,12% nel 2022 e -0,16% nel 2023), in particolare di quelle contributive correlate alla diminuzione della spesa per retribuzioni del personale di ruolo, nonché dall’andamento gradualmente crescente della spesa effettiva nel biennio 2022-2023 (rispettivamente +0,85% nel 2022 e +0,81% nel 2023), dopo un’iniziale diminuzione dello 0,34% che si registra nel 2021 rispetto al 2020.
BENI E SERVIZI – Se la spesa per le retribuzioni del personale e quella per la previdenza di cui si è precedentemente trattato costituiscono quasi il 90% della spesa effettiva, la previsione per il 2021 della spesa per beni e servizi è di euro 23.122.413,00 (equivalente al 9,48% del totale di quella effettiva, in aumento rispetto al 9,31% dell’anno precedente).
La spesa per beni e servizi registra una sostanziale invarianza nel triennio. Infatti, essa registra nel 2021 un assai modesto incremento (+2,91%) rispetto alla previsione iniziale 2020 (euro 22.468.332,00), in parte imputabile alle esigenze di contenimento dell’emergenza sanitaria in corso.
In via prudenziale è stato quindi previsto un aumento della spesa del comparto per il 2021, seguito da una limitata contrazione nel 2022, con ammontare complessivo delle uscite del comparto in esame che si attesta a 22,70 milioni di euro (in diminuzione dell’1,81%) e un nuovo lieve incremento nel 2023 (+1,19%), per una quantificazione in quell’anno stimata di 22,97 milioni di euro.
Contribuisce alla sostanziale invarianza nel triennio della spesa per beni e servizi il trend positivo già osservato nel biennio precedente con riferimento ai risparmi conseguiti per i ribassi ottenuti attraverso le procedure ad evidenza pubblica espletate ai sensi del Regolamento di amministrazione e contabilità del Segretariato generale, entrato in vigore nel 2017.
Anche per il 2021 è stato redatto il programma dell’attività amministrativa, che ha confermato i 12 Programmi settoriali ai quali devono essere ricondotte le attività poste in essere dai vari centri di spesa, sulla base delle funzioni di tipo strumentale assegnate al Segretariato generale dalle vigenti disposizioni e atte a garantire il supporto amministrativo e logistico per l’espletamento delle funzioni presidenziali e per l’amministrazione della dotazione in linea con il nuovo indirizzo del settennato.
Programmi settoriali | Stanziamento in valore assoluto | Valore percentuale |
---|---|---|
01 - Gestione del patrimonio immobiliare | 7.851.977,14 | 33,96% |
02 - Gestione del patrimonio storico artistico | 519.581,60 | 2,25% |
03 - Gestione del patrimonio mobiliare e logistica | 3.548.967,65 | 15,35% |
04 - Gestione dei servizi di mobilità | 1.204.500,00 | 5,21% |
05 - Gestione del patrimonio librario ed archivistico | 286.646,41 | 1,24% |
06 - Rappresentanza, cerimoniale ed ospitalità | 1.265.675,29 | 5,47% |
07 - Gestione della comunicazione |
1.094.579,53 | 4,73% |
08 - Gestione delle risorse umane | 1.498.500,00 | 6,48% |
09 - Gestione delle risorse tecnologiche | 4.307.329,80 | 18,63% |
10 - Supporto alle attività lavorative | 527.173,52 | 2,28% |
11 - Gestione del rischio e conformità normativa | 574.384,45 | 2,48% |
12 - Tutela della salute | 64.439,10 | 0,28% |
Totale programmi | 22.743.754,49 | 98,36% |
Non programmate | 378.658,51 | 1,64% |
Totale complessivo | 23.122.413,00 | 100,00% |
Alle spese programmate per beni e servizi si aggiunge una quota fisiologica, pari all’1,64% del totale complessivo, inserita in bilancio come spese “non programmate” per far fronte a nuove esigenze di natura straordinaria o non preventivabili, che non è possibile includere nei programmi sopra elencati.
Roma, 30 aprile 2021