allegati
nella sezione
Il bilancio preventivo del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica è adottato ai sensi del Regolamento di amministrazione e contabilità, approvato con D.P. 22 dicembre 2016, n. 36/N.
La presente relazione illustrativa descrive i principali dati finanziari ed esamina le grandezze di bilancio per i diversi comparti (retribuzioni, pensioni, beni e servizi, etc.) corrispondenti alle attività dell’Amministrazione, la cui descrizione è contenuta nella Nota riassuntiva sull’attività del Segretariato generale (Attività Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, 2015-2022).
La dotazione presidenziale
Per determinazione del Presidente della Repubblica, anche per il biennio 2023-2024 l’ammontare della dotazione annuale a carico del bilancio dello Stato (stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze) non registra alcun incremento, risultando invariato, rispetto al 2007, l’importo iscritto nel bilancio del Segretariato generale (euro 224.000.000); per il successivo esercizio 2025 è stato invece previsto un incremento della dotazione di 6 milioni di euro, con importo complessivo che passerà da 224 a 230 milioni di euro, con un incremento relativo del 2,68% ampiamente inferiore al tasso d’inflazione già rilevato per il 2022.
anno di riferimento | importo |
2007 | 224.000.000 |
2008 | 227.800.000 |
2009 | 231.217.000 |
2010 | 228.000.000 |
2011 | 228.000.000 |
2012 | 228.000.000 |
2013 | 228.000.000 |
2014 | 228.000.000 |
2015 | 224.000.000 |
2016 | 224.000.000 |
2017 | 224.000.000 |
2018 | 224.000.000 |
2019 | 224.000.000 |
2020 | 224.000.000 |
2021 | 224.000.000 |
2022 | 224.000.000 |
2023 | 224.000.000 |
2024 | 224.000.000 |
2025 | 230.000.000 |
La principale fonte di finanziamento dell’Istituzione, rappresentata dalla dotazione annuale, ha subito negli ultimi anni, in termini reali, una costante riduzione. Infatti, l’attuale importo della stessa, tenuto conto dell’inflazione misurata nel tempo in base all’indice dei prezzi al consumo (ISTAT FOI), registra una diminuzione del 33,80% rispetto al 2007.
Un contributo annuale, previsto sin dal 2000 e attualmente di importo pari ad euro 475.000,00 viene erogato dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica per finalità di protezione e gestione ambientale della Tenuta presidenziale di Castelporziano, area naturale protetta ai sensi del Decreto ministeriale del 12 maggio 1999 e s.m.i..
In ultimo, nell’ambito del sostegno previsto dalla Politica Agricola dell’Unione europea, dal 2018 si aggiungono i contributi dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura e della Regione Lazio, pari a euro 528.700,00 (nel 2022), per la conduzione agro-zootecnica ecocompatibile della Tenuta presidenziale di Castelporziano, che ha ottenuto la qualifica di “agricoltore attivo”.
L’analisi delle entrate e delle spese del Segretariato generale è contenuta nella Nota tecnica allegata.
1) L’attività del Segretariato generale
Tutte le articolazioni interne del Segretariato generale, operanti secondo criteri di collaborazione e integrazione funzionale, nel rispetto dei vincoli di bilancio indicati dalle norme interne, sono deputate a supportare l’attività istituzionale del Presidente della Repubblica, nonché a provvedere alla cura e alla gestione del patrimonio immobiliare e artistico del compendio del Quirinale e delle altre residenze presidenziali (Castelporziano e Villa Rosebery). In questa sede ci si soffermerà su quelle attività delle strutture che determinano effetti significativi sui saldi di bilancio.
1.a) La comunicazione
L’Ufficio stampa coordina tutte le attività di comunicazione della Presidenza della Repubblica la cui importanza assume il valore di un vero e proprio dovere istituzionale nei confronti dei cittadini.
Tali attività hanno riflessi diretti sul bilancio interno. Le principali fonti di spesa in tema di comunicazione sono rappresentate dai contratti con soggetti terzi che operano nei settori di interesse, in particolare: contratti con società di produzione della rassegna stampa quotidiana, abbonamenti alle agenzie di stampa, contratti di fornitura di apparati tecnologici, acquisto di materiale tecnologico del settore video-fotografico per la produzione, il montaggio e la distribuzione di contenuti multimediali.
L’attività dell’Ufficio stampa è diretta a migliorare e sviluppare la presenza istituzionale della Presidenza della Repubblica sui media tradizionali e sui social allo scopo di rendere più capillare l’attività di informazione anche nei confronti del pubblico più giovane.
Il Quirinale è oggi presente su Twitter, Instagram e Youtube. La presenza su vari canali rende necessaria una continua declinazione dei contenuti e dei messaggi in base alla tipologia del pubblico di riferimento. I numeri di quanti seguono l’attività della Presidenza sui vari canali sono in continuo aumento.
Le attività del Capo dello Stato sono pienamente conoscibili attraverso i contenuti del sito www.quirinale.it .
Quest’ultimo rappresenta la porta di accesso digitale attraverso la quale addetti ai lavori e cittadini trovano informazioni sulla Presidenza della Repubblica, sulla attività del Presidente della Repubblica e sugli atti emanati.
Il sito web consente una comunicazione costante e ravvicinata tra il Presidente, i cittadini e le diverse espressioni della società civile. I dati di accesso e di utilizzo del sito hanno evidenziato un significativo aumento in termini sia di numero di visitatori, sia di pagine visualizzate, indice di un crescente interesse nei confronti delle attività della Presidenza della Repubblica. Una profonda innovazione è avvenuta con l’implementazione del portale palazzo.quirinale.it, avente l'obiettivo di dare piena valorizzazione alle iniziative e al patrimonio artistico e culturale del Quirinale. Attraverso esso si può accedere alla visita virtuale del Palazzo, disponibile in italiano e in altre lingue straniere, nonché prenotare visite, mostre, concerti e altri eventi culturali.
1.b) Il personale
La spesa per le retribuzioni del personale costituisce nel 2023 il 45,31% del totale della spesa effettiva del Segretariato generale, al netto delle quote d’avanzo e delle partite di giro (in diminuzione rispetto al 47,67% dichiarato nel 2022, principalmente a causa della riduzione della spesa per le retribuzioni del personale di ruolo e per l’incremento dell’uscita effettiva complessiva, dovuto all’inflazione registrata nel corso del 2022 e, soprattutto, all’aumento dei prezzi dei prodotti energetici e dei carburanti).
Al termine del triennio 2023-2025, la spesa complessiva per retribuzioni è prevista in diminuzione passando dai 115.000.000,00 di euro del 2023 ai 107.866.500,00 di euro del 2025 (-6,20%). Come si è ricordato nella Relazione al bilancio 2022, la graduale ma continua contrazione della componente di spesa relativa al personale in servizio è essenzialmente dovuta, oltre che al crescente numero di pensionamenti, ad una più mirata analisi dei fabbisogni di personale, alla crescente razionalizzazione delle modalità operative delle strutture amministrative e all’ottimizzazione dell’uso delle risorse, con conseguente contenimento del turn over.
Nel corso del 2022 l’Amministrazione ha proseguito nel percorso di rinnovamento della politica di gestione del personale iniziato nel 2015 e confluito nel documento di riforma delle carriere. In questo contesto si è proceduto a bandire un ulteriore concorso pubblico -per il reclutamento di 20 coadiutori amministrativi, che si concluderà entro marzo 2023- e si sono portate a termine diverse procedure interne per il passaggio di carriera.
Nel 2022 sono cessati dal servizio, complessivamente, 39 dipendenti (6 carriere direttive, 5 carriere di concetto, 7 carriere esecutive e 21 carriere ausiliarie). Il personale di ruolo si è ulteriormente ridotto dalle 707 unità in servizio al 31 dicembre 2021 alle 665 presenti al 31 dicembre 2022. Si prevede il pensionamento, nel corso dell’anno 2023, di 36 dipendenti.
Nel corso del 2023 si prevedono i seguenti interventi: l’assunzione di 2 referendari amministrativi attingendo alla graduatoria del concorso pubblico bandito nel 2017, esaurendo così la relativa graduatoria; l’assunzione di 2 dipendenti della carriera tecnica per le esigenze del Servizio Tenuta presidenziale di Castelporziano, esaurendo la graduatoria della selezione pubblica, bandita nel 2016, per il reclutamento di figure esperte nella tutela e gestione ambientale; l’assunzione di parte degli idonei nelle procedure interne per l’accesso alle carriere di concetto amministrativa e concetto tecnica bandite nel 2021; l’assunzione di 20 unità della carriera esecutiva amministrativa a seguito del concorso pubblico bandito nel 2022; un bando di concorso pubblico per il reclutamento di 20 assistenti amministrativi.
Come si vede, prosegue il percorso di consolidamento dell’amministrazione permanente e delle sue professionalità, da ultimo anche attraverso una diversa articolazione delle strutture organizzative preposte alla gestione amministrativa dei beni mobili, separando quelli di natura strumentale da quelli attinenti il patrimonio artistico del Segretariato generale.
In base alla ripartizione tra le varie tipologie di rapporto di lavoro, per il 2023 si evidenzia una spesa di euro 78.606.500,00 per gli oneri diretti del personale di ruolo, in diminuzione rispetto al precedente esercizio nonostante l’adozione di un provvedimento di adeguamento delle tabelle stipendiali, ferme dal 2006, a decorrere 1° luglio 2022 e differenziato per carriere, con aumento medio valutabile in circa il 2,50%; una spesa di euro 8.780.500,00 è prevista per gli oneri diretti del personale non di ruolo, a contratto, comando e collaborazione; una spesa di euro 9.251.500,00 per le indennità del personale distaccato e di euro 1.892.000,00 per i Consiglieri e Consulenti del Presidente della Repubblica. Il Segretario Generale e alcuni Consiglieri del Presidente non percepiscono alcun trattamento economico a carico del bilancio del Segretariato generale.
Producono effetti permanenti di notevole risparmio le misure di contenimento della spesa precedentemente adottate - ed illustrate nelle note ai bilanci degli esercizi precedenti - riguardanti: il recepimento del limite retributivo di 240.000 euro annui lordi di cui all’articolo 13, comma 1, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, misura resa strutturale a far data dal 2018; il divieto di cumulo, oltre detto limite, dei trattamenti economici erogati dal Segretariato generale con quelli corrisposti da altri soggetti (datori di lavoro) o da gestioni pensionistiche pubbliche; la rideterminazione degli importi delle indennità accessorie spettanti al personale comandato e fuori ruolo, nonché dei compensi per rapporti di lavoro a tempo determinato o di collaborazione; la razionalizzazione e la riduzione degli incarichi di direzione e coordinamento.
La spesa per la previdenza, che costituisce il 43,00% del totale della spesa effettiva del Segretariato generale (in aumento rispetto al 41,99% del 2022), presenta una dinamica in crescita nel prossimo triennio, a causa del maturare dei requisiti pensionistici da parte di numerose classi di età, con un incremento del 5,76% nel 2023 (da euro 103.192.000,00 del 2022 a euro 109.141.000,00), del 2,22% nel 2024 (euro 111.565.500,00) e del 3,45% nel 2025 (euro 115.415.000,00). Le previsioni sono costruite sulla base dell’andamento dei collocamenti a riposo per raggiunti limiti di età (67 anni) e su ipotesi riguardanti la dinamica dei pensionamenti anticipati a domanda.
1.c) L’amministrazione digitale e le infrastrutture informatiche
Nel corso del 2022 la recrudescenza di attacchi virus e malware in un contesto di particolare sensibilità ha suggerito investimenti addizionali per prevenire possibili malfunzionamenti anche tramite security assessment che hanno evidenziato le regioni di maggiore vulnerabilità. Grazie al finanziamento PNRR ACN sono stati potenziati i sistemi di monitoraggio della rete e dei sistemi, con algoritmi euristici in grado di individuare potenziali minacce in anticipo rispetto alle segnalazioni pervenute dalle autorità preposte (ACN e Polizia postale).
L’infrastruttura di firma elettronica è stata aggiornata, sostituendo le “casseforti” che conservano i certificati di firma ormai giunte al termine del periodo di esercizio con nuovi apparati in grado di sostenere il numero crescente di firme elettroniche applicate su documenti dematerializzati.
È proseguita la diffusione delle tecnologie di supporto alla dematerializzazione. La sottoscrizione con firma elettronica di documenti nativi digitali, la diffusione di processi lavorativi basati su iter di approvazione dematerializzati, la predisposizione di firmari fruibili sia da personal computer collegati alla rete locale o via web ha consentito di agevolare la operatività degli utenti e di ridurre sensibilmente il numero delle copie cartacee circolanti.
Sempre più frequentemente, anche se il periodo pandemico si è concluso, si ricorre allo strumento delle conferenze on-line. Non solo i vertici istituzionali ma anche gli altri utenti di Uffici e Servizi sono stati raggiunti dalla infrastruttura di supporto alle videoconferenze interne e con interlocutori esterni al Segretariato.
Nel corso del 2023 è prevista l’evoluzione graduale dei sistemi di core network installati presso le sale server e le dorsali in fibra ottica. In questo modo verrà salvaguardato il più possibile l’investimento effettuato introducendo linee di trasmissione dati a velocità differenziata. Laddove il traffico è maggiore verrà aumentata la banda trasmissiva, mantenendo però la compatibilità con quelle tratte non congestionate dal traffico e che quindi possono adottare velocità inferiori.
È prevista l’acquisizione e messa in esercizio di un nuovo sistema di videoconferenza WebEx che consentirà collegamenti riservati all’interno della rete telematica, comprendendo anche le sedi di Castelporziano e Villa Rosebery, gestiti completamente da apparati interni. Per quanto concerne la rete pubblica, la riservatezza delle comunicazioni sarà garantita da una cifratura end-to-end con tutti gli utenti esterni. Sempre in questo ambito si procederà all’ampliamento dei servizi di comunicazioni VOIP al fine di semplificare lo scambio delle informazioni tra gli utenti della rete telematica.
Periodici interventi riguardano l’aggiornamento degli apparati server al fine di supportare le crescenti necessità delle applicazioni e l’ampliamento della capacità dei sistemi di memorizzazione dei dati con l’introduzione delle più recenti tecnologie che consentono un più rapido accesso alle informazioni.
Per quanto riguarda la sala CED dell’edificio Sant’Andrea, è stato definito il relativo progetto e nel corso del 2023, terminata la predisposizione dei locali, si procederà alla realizzazione dell’infrastruttura informatica, al fine di continuare a garantire un elevato livello di servizio.
È previsto l’aggiornamento tecnologico del sistema audiovisivo della sala presentazione dell’Archivio storico, dove frequentemente vengono svolti seminari ed eventi istituzionali, con partecipanti sia in presenza che da remoto, in modalità videoconferenza o streaming. Il sistema prevede anche una gestione domotica degli apparati audiovisivi, con scenari preimpostati in base ad esigenze standard. E’ in fase di studio, infine, la realizzazione di un sistema audiovisivo similare nella Tenuta di Castelporziano, anch’esso dotato di gestione domotica degli apparati.
1.d) La tutela e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico; aperture al pubblico.
Nel corso del 2022 è stato realizzato il progetto di riallestimento del percorso aperto al pubblico al piano nobile del Castello della Tenuta di Castelporziano e, sempre nell’ambito della Tenuta, l’ampliamento degli spazi espositivi dedicati a carrozze e autovetture d’epoca. Il progetto ha comportato l’esposizione nei percorsi di diversi beni artistici della dotazione presidenziale, parte dei quali sono stati oggetto di interventi manutentivi e di restauro.
Per quanto concerne il Palazzo del Quirinale, i percorsi del piano terra sono stati arricchiti con il riallestimento della sala dedicata al periodo pontificio, che aggiungendosi alle sale del Regno e della Repubblica, completa il percorso didattico storico-istituzionale offerto ai visitatori del palazzo.
Nell’ambito della riqualificazione delle sale del piano nobile è in corso il progetto di riallestimento della Sala del Bronzino che prevede tra l’altro il recupero di arredi antichi attualmente in deposito.
Di particolare significato è stato inoltre il ritorno in Quirinale di un importante affresco realizzato nel 1610 per la Cappella del Presepe al piano terra del Palazzo del Quirinale. Ritrovata l’opera nei depositi di Palazzo Barberini, dove si conservava senza che se ne conoscesse l’origine, l’affresco è stato riportato in Quirinale, sotto forma di comodato d’uso gratuito, per essere esposto presso la Cappella per la quale fu dipinto.
Con il 2022 è stato varato anche un programma di visite “speciali” al Quirinale, dedicate ad itinerari che consentono di approfondire la conoscenza di particolari aspetti del complesso monumentale e delle sue collezioni. Si è anche organizzata una visita incentrata specificamente sulla Cappella dell’Annunziata, capolavoro dell’attività romana di Guido Reni, iniziativa collegata alla mostra dedicata dalla Galleria Borghese al celebre pittore bolognese. Per il 2023 è in programma uno specifico itinerario dedicato agli ambienti e alle opere del Palazzo realizzate durante il pontificato di Urbano VIII, in collegamento con la mostra dedicata ai Barberini che si terrà nell’omonimo palazzo romano.
Sono stati rinnovati, inoltre, i comodati d’uso delle opere d’arte concesse per il progetto “Quirinale Contemporaneo” e le relative coperture assicurative, nonché tutte le attività manutentive del prestigioso nucleo di opere.
Nell’anno 2023 è stata rinnovata la Convenzione con il Fai per tornare ad aprire al pubblico Villa Rosebery, chiusa ai visitatori da ottobre 2019 a causa della sospensione dovuta alla pandemia e a lavori di manutenzione. Solitamente la Villa è aperta in primavera e in autunno, per consentire ai visitatori di beneficiare delle migliori condizioni meteorologiche. Quest’anno alcuni ambienti della Villa saranno oggetto di un nuovo allestimento e di un rinnovamento di alcuni strumenti divulgativi relativi alla storia e all’utilizzo della Villa quale residenza del Capo dello Stato e sede di attività istituzionali.
Durante il 2023 continuerà, come nel 2022, la formazione degli studenti universitari che partecipano a tirocini curriculari finalizzati alla conduzione di visite del Palazzo del Quirinale, nonché dei volontari del Touring Club coinvolti nella stessa attività. Sono stati per la prima volta attivati con gli studenti di un istituto tecnico statale per il turismo, i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (c.d. ex alternanza scuola-lavoro) nell’ambito dell’accoglienza al pubblico.
Sono andati aumentando i giorni di visita, i turni all’interno di ogni giorno di apertura e il numero di visitatori per ogni turno. Le scuole, già nel 2022, sono tornate ad essere ospiti fissi del Palazzo e sono aumentati i turni a loro dedicati. È stato ripreso e ampliato il Progetto ‘Quirinale nelle scuole’, ossia l’introduzione alla visita per gli studenti attraverso una interazione guidata in tema di educazione civica. Questi incontri, pensati in una modalità interattiva, sono occasione di formazione civica per i giovani ai quali si chiede di ragionare su temi come la democrazia, la nascita della Repubblica italiana, la separazione dei poteri per arrivare a introdurre ruolo e funzioni del Capo dello Stato.
Sempre nell’ambito delle visite dedicate ai giovani, nel 2023 verrà realizzato un percorso dedicato ai bambini dai 5 ai 9 anni con turni di visita dedicati a questa fascia di utenza. Inoltre, sempre per accogliere ragazzi e bambini nel 2022 sono stati pensati, soprattutto nel mese di giugno e luglio (ossia durante la chiusura delle scuole), dei laboratori didattici legati alla visita del Palazzo per gli ospiti di alcune case-famiglia.
Nel 2023 prosegue il progetto con le scuole migranti per l’accoglienza mensile di un gruppo di visitatori stranieri che studiano l’italiano. Il progetto viene ampliato ai ragazzi delle scuole medie che frequentano un laboratorio per il potenziamento della lingua italiana.
Nel 2023 si prevede il compimento dell’adeguamento dei percorsi di visita inclusivi. Su questo fronte, anche a seguito di visite dedicate a persone non vedenti, si è elaborato un progetto per rendere il percorso fruibile a soggetti con questo tipo di disabilità. È, tra l’altro, in corso di realizzazione un’opera ascrivibile al progetto ‘Quirinale contemporaneo’ pensata e dedicata anche a una percezione sensoriale alternativa a quella visiva.
Parallelamente alle iniziative di apertura al pubblico e valorizzazione, si svolge con continuità l’attività del Segretariato dedicata alla tutela dei beni artistici, consistente in attività di monitoraggio e manutenzione preventiva, ormai consolidate negli ultimi anni, nel restauro di nuclei di opere bisognose di interventi conservativi.
1.e) La tutela del patrimonio immobiliare
Come ricordato in precedenza, la tutela, la cura e la gestione del patrimonio immobiliare della dotazione presidenziale sono attività fondamentali del Segretariato generale e producono rilevanti effetti sul bilancio interno.
L’esercizio finanziario 2023 è caratterizzato dalla circostanza che l’aumento delle risorse finanziarie da destinare al pagamento delle utenze per la fornitura di energia elettrica e di gas naturale avrà un forte impatto sulla programmazione delle risorse a disposizione del settore rispetto agli esercizi finanziari precedenti.
In tale ottica, ed in continuità con il percorso intrapreso già negli anni precedenti, sono previste ulteriori iniziative di riqualificazione energetica attraverso l’investimento in nuovi impianti e l’adeguamento di quelli già esistenti finalizzati anche all’efficientamento energetico degli edifici. In particolare, sul fronte dell’approvvigionamento energetico, è in corso di sviluppo un progetto per la produzione e l’utilizzo di energia rinnovabile, con riferimento prioritario al compendio del Quirinale ed alla Tenuta di Castelporziano.
Le iniziative di spesa nell’ambito della sicurezza dei luoghi di lavoro e di apertura al pubblico delle sedi, la ristrutturazione edile e la necessaria manutenzione impiantistica rappresentano il completamento delle aree di impiego delle risorse finanziarie. In particolare, la manutenzione degli impianti elettrici e meccanici rappresenta la porzione più consistente della spesa sostenuta nel corso dell’anno.
Non meno rilevante nel 2023 sarà l’impegno riferito alla manutenzione edile straordinaria e alla valorizzazione di buona parte dell’ingente patrimonio architettonico di rilievo storico-artistico in continuità con gli investimenti effettuati nel 2022.
1.f) Procedure di acquisto beni e servizi
Per il 2023 restano confermati i 12 Programmi settoriali ai quali sono riferite le attività di competenza dei centri di spesa.
La programmazione dell’attività amministrativa, improntata sui principi di efficienza ed economicità, mira ad una sempre più puntuale definizione dei fabbisogni e alla conseguente individuazione delle procedure più idonee per l’acquisizione di beni, servizi e lavori, al fine di soddisfare le esigenze di funzionamento dell’Istituzione e, al contempo, di favorire il contenimento della spesa.
Tale strategia consente di proseguire nel comportamento virtuoso posto in essere dall’Amministrazione, in termini di razionalizzazione delle risorse e ottimizzazione dei servizi, che tende ad un ulteriore consolidamento dei risparmi, già pari nel precedente esercizio finanziario al 20% degli importi originariamente stimati, anche grazie all’espletamento delle procedure ad evidenza pubblica.
1.g) Progetti sociali
Dopo il biennio caratterizzato dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, per il 2023 si prevede di riattivare in pieno i progetti permanenti di coesione sociale che hanno caratterizzato sin dal 2015 l’attività del Segretariato generale sulla base degli indirizzi del Presidente Sergio Mattarella. Nello specifico: il progetto di accoglienza degli “Anziani a Castelporziano”; il “Centro estivo diurno per categorie fragili”; il progetto di equitazione integrata “Mi Curo di Te” e la “Festa di fine estate”. Da ultimo l’iniziativa “Doni natalizi” rivolta ai bambini delle Case Famiglia e il progetto “Sabato a Castelporziano”, in collaborazione con l’Associazione Leda Colombini, dedicato ai bambini che vivono in carcere con le proprie madri. Sono inoltre in corso di definizione ulteriori proposte di iniziative di coesione e welfare sociale.
2) La Tenuta presidenziale di Castelporziano
Nella scia delle attività condotte nel 2022, proseguono le azioni di rafforzamento e diversificazione dell’offerta di visita della Tenuta per il pubblico e per gli studenti, con particolare riferimento all’allestimento di nuovi siti divulgativi dedicati alla ruralità tradizionale, ai “doni arborei” per i Presidenti della Repubblica, alla diversificazione dei laboratori ambientali (anche mediante la definitiva implementazione dell’apiario didattico), all’apertura di nuove percorrenze naturalistiche. Si prevede anche di garantire l’illustrazione dei percorsi di visita anche in inglese, con particolare riguardo ai filmati di accoglienza e alle pannellature espositive.
La valorizzazione pubblica della Tenuta si concretizza nelle azioni di tutela ambientale derivanti dallo status di ente gestore dell’area naturale protetta e dei siti Natura 2000, in attuazione delle misure di conservazione della biodiversità genetica, specifica ed ecosistemica; tra queste misure si inseriscono il completamento dei camminamenti per la conservazione dunale, l’installazione e la messa in uso di strumenti di monitoraggio per le nuove presenze animali, la sperimentazione di azioni di contrasto alla diffusione di specie esotiche invasive.
Al patrimonio forestale sono dedicate attività di protezione (con particolare riferimento alle misure di contrasto degli incendi boschivi) e di contenimento fitosanitario (tramite endoterapia su alberature di pregio). In risposta alle criticità delle pinete si aggiunge un programma di ripristino ecologico, che prevede il rafforzamento della produzione vivaistica di semenzali autoctoni certificati, quale investimento complementare al programma di restauro forestale in fase di avvio grazie anche alle specifiche misure di riforestazione periurbana del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in collaborazione con l’amministrazione di Roma Capitale.
Nel quadro della sinergia con gli enti di ricerca e di certificazione, si prosegue con un progetto sperimentale di agro forestry riferito all’associazione in filari di colture arboree e seminativi, con finalità anche paesaggistiche e con l’attuazione delle condotte per il mantenimento dei label di gestione forestale sostenibile (PEFC e FSC), avviando l’analisi di fattibilità di filiere di prodotti non legnosi (sughero).
Le azioni gestionali faunistiche sono dirette anche a contenere la diffusione di malattie rilevate, col fine principale di garantire la rinnovazione naturale boschiva.
Inoltre, in attuazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale previsti dalla nuova Politica Agricola dell’Unione europea (ecoschemi e architettura verde), si prosegue nei programmi di gestione aziendale finalizzati a garantire il benessere animale per il comparto allevatoriale e a contenere gli effetti dei mutamenti climatici per il comparto agricolo anche tramite l’utilizzo di tecnologie avanzate (agricoltura intelligente) per l’ottimizzazione delle fertilizzazioni biologiche. Infine si prosegue nella riqualificazione delle strutture del Compendio funzionali alla gestione agroforestale, zootecnica e della fauna selvatica.
3) L’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica
Nel 2023 l’attività dell’Archivio storico sarà incentrata sulla tutela, conservazione, descrizione e digitalizzazione del patrimonio documentario conservato, che nel corso del 2022 ha visto un incremento pari all’0.8 %, grazie ai versamenti di fine settennato (Primo mandato del Presidente Sergio Mattarella), alla donazione del complesso archivistico della Famiglia Negri di Lamporo, Pullini, Marechal de Saumont, al versamento da parte della RAI dei formati analogici della “Collezione Gianni Bisiach”.
La transizione massiva dai formati analogici ai formati digitali consentirà di proseguire nell’incremento delle basi dati e della digital library del Portale storico della Presidenza della Repubblica.
Pubblicato il 2 giugno 2018, costantemente evoluto e popolato negli anni seguenti, il Portale rende progressivamente disponibile, anche in forma aggregata, la documentazione conservata dall'Archivio storico, già consultabile presso la Sala di studio dell’Istituto.
I numeri del Portale: 259.209 fotografie delle attività dei Presidenti della Repubblica; 1.706 audiovisivi; 80.203 documenti digitali; 76.000 eventi, tra udienze, impegni pubblici e privati dei Presidenti; 1.729 visite in Italia e 570 viaggi all'estero; 17.000 pagine di diario digitalizzate; 25.111 immagini che documentano la storia d'Italia dalla Monarchia alla Repubblica; 13.286 complessi archivistici; 55.759 Provvedimenti di grazia; 6.523 discorsi e interventi ufficiali dei Presidenti; 5.325 atti firmati dai Presidenti; 549 comunicati della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1945 al 1950; 11.835 comunicati delle presidenze Ciampi e Napolitano; 131 biografie istituzionali di segretari generali, consiglieri e consulenti; 455 comunicati stampa relativi alla formazione e alla crisi dei Governi dal 1948 ad oggi; 47.979 comunicati stampa relativi alle Presidenze da Gronchi a Scalfaro; 258 volumi in Biblioteca digitale per un totale di 25.604 pagine in formato digitale; 75 soggetti produttori e 762 strutture organizzative; 1.380.781 triple caricate sull'Endpoint SPARQL.
Nel 2023 si svolgeranno le consuete attività didattiche e di formazione per docenti e studenti, che nel corso del 2022 hanno visto la partecipazione di 50 docenti e 25 istituti scolastici.
Nota tecnica sui singoli comparti
Entrate e uscite – Retribuzioni, pensioni, beni e servizi
ENTRATE – Esse si compongono della dotazione annuale, delle entrate previdenziali e di quelle patrimoniali e diverse, nonché dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente. Quest’ultimo, mentre mantiene una dinamica leggermente decrescente nella sua componente disponibile (-1,46%), per la parte vincolata registra, invece, una riduzione più consistente (-6,61%), dovuto ai fattori che saranno analiticamente illustrati infra, per la copertura di spese specifiche obbligatorie e non utilizzabile per altre finalità. La previsione delle entrate di competenza per l’anno 2023 - comprensiva dell’avanzo di amministrazione, nelle sue componenti ‘disponibile’ e ‘vincolata’ (di cui si dirà successivamente), ma al netto delle partite di giro - ammonta ad euro 293.672.888,00, in aumento di euro 1.967.488,00 rispetto all’esercizio precedente.
Le partite di giro in entrata (Titoli 3 e 4) sono quantificate in euro 87.435.100,00, determinando un ammontare complessivo della previsione delle entrate di competenza per il 2023 di euro 381.107.988,00.
USCITE - La previsione delle uscite di competenza per l’anno 2023 (comprensiva della quota di avanzo di amministrazione da destinare ad esigenze future, della quota per spese vincolate per procedure contrattuali in essere, di quella per trattamenti previdenziali e di fine servizio del personale di ruolo, nonché della nuova quota vincolata per i trattamenti di fine rapporto del personale non di ruolo, ma al netto delle partite di giro) ammonta ad euro 293.672.888,00.
Le partite di giro sono quantificate, dal lato delle uscite, in euro 87.435.100,00, - in aumento del 4,92% rispetto agli euro 83.337.056,00 dell’esercizio precedente, in larga misura con riferimento a quelle di natura fiscale - e determinano un ammontare complessivo della previsione delle uscite di competenza per il 2023 di euro 381.107.988,00.
Al netto della quota di avanzo di amministrazione per esercizi successivi, delle quote per spese vincolate e delle partite di giro, la spesa effettiva ammonta ad euro 253.822.700,00. Tale spesa è prevista in aumento del 3,29% rispetto al dato iniziale 2022 (euro 245.734.827,00), mentre nel successivo biennio 2024-2025 evidenzia un andamento altalenante: è infatti stimata in diminuzione nel 2024, registrando una riduzione dell’1,06% (euro 251.132.200,00), mentre nel 2025 è prevista in lieve incremento rispetto all’esercizio precedente (+0,27%, pari a euro 251.808.100,00). L’andamento crescente stimato per il 2023 dipende da due fattori dominanti: il primo riguarda la prevista evoluzione della spesa previdenziale, in ragione del fisiologico aumento del numero dei percettori stimati, e nonostante la contestuale riduzione della spesa per il personale in attività che, già nel 2024, si attesterà su valori complessivi leggermente inferiori a quelli della spesa pensionistica, considerando tutte le tipologie di rapporto di lavoro nonché l’ammontare degli oneri riflessi a carico dell’Amministrazione e dell’IRAP. Il secondo fattore è dato dal notevole incremento stimato della spesa per acquisto di beni e servizi (+20%, da 23,90 a 28,68 milioni di euro), pesantemente condizionato dalla situazione geopolitica in atto che ha determinato una forte impennata del tasso d’inflazione e, in particolare, un notevole incremento dei prezzi dei prodotti energetici, dei carburanti, dei materiali per l’edilizia, nonché dei generi alimentari.
FONDI DI RISERVA - I fondi di riserva, pari ad euro 1.000.000,00 annui (in diminuzione del 33,33% rispetto alla previsione iniziale 2022), costituiscono lo 0,39% della spesa effettiva prevista per il 2023 e si prevedono costanti nel triennio.
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE – Costituisce posta di entrata l’avanzo di amministrazione, presuntivamente stimato nella sua quantificazione complessiva per il 2023 in euro 54.538.588,00 ripartiti in: avanzo disponibile, pari a euro 27.951.683,00 e avanzo vincolato, pari a euro 26.586.905,00, di cui euro 137.900,00 per la quota vincolata per procedure contrattuali in essere, euro 26.219.380,00 per la quota vincolata per trattamenti previdenziali e di fine servizio del personale di ruolo, comprensivi di entrate straordinarie provenienti dall’INPS (circa 5,08 milioni di euro), relative al versamento dei montanti pensionistici riferiti a posizioni lavorative transitate nei ruoli della Presidenza della Repubblica sin dal 2005, ed euro 229.625,00 per la nuova quota vincolata per i trattamenti di fine rapporto del personale non di ruolo. Tale posta di entrata è prevista in diminuzione del 6,44% rispetto a quella definitivamente accertata nel mese di aprile 2022 con il conto consuntivo per il 2021 (euro 58.295.484,39).
Strumento necessario per la copertura delle spese nella loro programmazione triennale e costruito grazie alla realizzazione delle economie sugli stanziamenti di competenza ottenute nei vari comparti di spesa e alla cancellazione dei residui di anni precedenti, frutto dell’operazione di riordino delle allocazioni di risorse avviata dal 2017, l’avanzo di amministrazione previsto per il 2023 registra nel suo complesso una significativa riduzione anche rispetto al dato previsionale dell’esercizio 2022 (-2,30 milioni di euro), principalmente a causa del venir meno degli effetti della sentenza 9 novembre 2020, n. 234 della Corte Costituzionale, con il conseguente mancato introito del contributo di solidarietà applicato sulle pensioni superiori ai 100 mila euro lordi annui, nonché per la copertura del presunto deficit (spese effettive maggiori delle entrate effettive) che si stima avrà origine dalle attività di gestione.
L’avanzo di amministrazione presunto è stato stimato sulla base di criteri rispondenti alle dinamiche effettive della gestione, soprattutto in considerazione della perdurante invarianza, rispetto ai valori nominali del 2007, dell’ammontare della dotazione annuale a carico del bilancio dello Stato anche per gli anni 2023 e 2024 (un incremento di 6 milioni di euro è stato invece richiesto per il 2025). La stima dell’avanzo include, oltre alla quota di avanzo per iniziative future, frutto delle economie realizzate nel corso della gestione 2022, l’intero ammontare dei fondi di riserva e del fondo per la riassegnazione dei residui passivi perenti iscritti nel bilancio 2022 e non utilizzati in assestamento; la quota di avanzo vincolato per procedure contrattuali non concluse entro il termine dell’esercizio 2022, da riassegnare ai pertinenti capitoli di spesa del bilancio 2023; la quota di avanzo vincolata destinata a fini previdenziali, deputata ad accogliere i montanti contributivi riferiti a gestioni pensionistiche diverse, gli eventuali risparmi registrati, in conto competenza e in conto residui passivi, nella gestione delle pensioni, nonché altri riversamenti traenti comunque origine da trattamenti previdenziali; la previsione di economie di spesa sulle dotazioni di competenza e in conto residui passivi di anni precedenti dei comparti delle retribuzioni e dei beni e servizi.
La proiezione della stima dell’avanzo per gli anni 2024 e 2025 mostra un andamento decrescente (dai 54,54 milioni del 2023 ai 43,90 milioni del 2024 e ai 34,81 milioni del 2025), in ragione del progressivo utilizzo dello stesso reso necessario da una serie di fattori quali: l’invarianza nel biennio 2023-2024 delle entrate derivanti dalla dotazione annuale dal MEF e suo successivo incremento nel 2025 per soli 6 milioni di euro; la tendenza delle altre entrate (in aumento nel 2023 del 7,05% rispetto al 2022, a cui fa seguito però una diminuzione del 2,42% nel 2024 e del 3,12% nel 2025), in particolare di quelle contributive correlate alla diminuzione della spesa per retribuzioni del personale di ruolo, e nonostante l’incremento delle entrate patrimoniali dovuto, essenzialmente, alla componente degli interessi attivi bancari, a seguito dell’entrata in vigore della nuova Convenzione per i servizi di cassa dal 1° gennaio 2022; l’andamento altalenante della spesa effettiva nel periodo di riferimento 2023-2025 (rispettivamente +3,29% nel 2023, -1,06% nel 2024 e +0,27% nel 2025) che, in ogni caso, si attesta su livelli assoluti decisamente più elevati rispetto a quelli dell’entrata effettiva nei corrispondenti esercizi finanziari.
BENI E SERVIZI – Se la spesa per le retribuzioni del personale e quella per la previdenza di cui si è precedentemente trattato costituiscono l’88,31% della spesa effettiva, la previsione per il 2023 della spesa per beni e servizi è di euro 28.681.700,00, equivalente all’11,30% del totale di quella effettiva e in aumento rispetto al 9,73% dell’anno precedente.
Tale componente di spesa presenta una dinamica altalenante nel triennio: registra infatti un incremento del 20% nel 2023 rispetto alla previsione iniziale dell’esercizio precedente (euro 23.899.127,00), imputabile alla situazione internazionale in essere che ha determinato un incremento inaspettato del tasso d’inflazione nel corso del 2022, dovuto soprattutto al forte aumento dei prezzi dei prodotti energetici.
Per il successivo biennio 2024-2025 si è invece ipotizzata una normalizzazione nella quotazione del gas naturale e dell’energia elettrica, con prezzi in diminuzione rispetto a quelli previsti per il 2023 ma pur sempre su livelli assoluti più elevati di quelli registrati fino ai primi mesi del 2022; si stima pertanto un ammontare complessivo delle uscite per beni e servizi che si attesta a 27 milioni di euro nel 2024 (in diminuzione del 5,83%) e a 27,53 milioni di euro nel 2025 (+1,92%), anche a causa di una dinamica inflazionistica pur sempre sostenuta prevista per i prossimi anni.
Contribuisce al contenimento della tendenza della spesa del comparto in esame nel triennio il trend positivo già osservato negli anni precedenti, con riferimento ai risparmi conseguiti per i ribassi ottenuti attraverso le procedure ad evidenza pubblica espletate ai sensi del Regolamento di amministrazione e contabilità del Segretariato generale entrato in vigore nel 2017.
Tra i principali indicatori di efficienza dell’attività amministrativa particolare rilievo riveste l’indicatore dei tempi medi di pagamento delle fatture emesse dai soggetti contraenti con l’Amministrazione. Per il 2022 tale indicatore medio annuo si è attestato in 27 giorni, calcolati dal ricevimento delle fatture al pagamento delle stesse, valore che rientra ampiamente nel termine dei 30 giorni previsto dall’attuale normativa in materia e che rappresenta il risultato del graduale miglioramento ottenuto negli ultimi anni anche grazie alla rivisitazione delle procedure amministrativo-contabili interne che hanno fatto seguito all’entrata in vigore del nuovo Regolamento di amministrazione e contabilità. Il perfezionamento di tali procedure, dovuto anche al recepimento della normativa in tema di fatturazione elettronica verso le Pubbliche amministrazioni e alla decisione, assunta sin dal 2015, di dematerializzare la quasi totalità delle fasi della spesa e, successivamente, dell’attività contrattuale, hanno consentito di migliorare nel tempo l’indice medio di tempestività dei pagamenti e di ottenere l’attuale valore, in linea con quello delle migliori amministrazioni a livello comunitario.
Programmi settoriali | Stanziamento in valore assoluto | Valore percentuale |
---|---|---|
01 - Gestione del patrimonio immobiliare | 11.892.504,60 | 41,47% |
02 - Gestione del patrimonio storico artistico | 348.097,17 | 1,21% |
03 - Gestione del patrimonio mobiliare e logistica | 4.276.858,77 | 14,91% |
04 - Gestione dei servizi di mobilità | 1.233.500,00 | 4,30% |
05 - Gestione del patrimonio librario ed archivistico | 256.529,40 | 0,89% |
06 - Rappresentanza, cerimoniale ed ospitalità | 1.593.403,33 | 5,56% |
07 - Gestione della comunicazione | 947.211,49 | 3,30% |
08 - Gestione delle risorse umane | 1.499.100,00 | 5,23% |
09 - Gestione delle risorse tecnologiche | 4.750.679,14 | 16,56% |
10 - Supporto alle attività lavorative | 578.638,10 | 2,02% |
11 - Gestione del rischio e conformità normativa | 545.134,00 | 1,90% |
12 - Tutela della salute | 87.639,81 | 0,31% |
Totale programmi | 28.009.295,81 | 97,66% |
Non programmate | 672.404,19 | 2,34% |
Totale complessivo | 28.681.700,00 | 100,00% |
Il programma che, rispetto al bilancio di previsione del 2022, ha registrato il maggior incremento (+3,72 milioni di euro) è stato quello riferito alla “Gestione del patrimonio immobiliare”, a causa del più volte menzionato incremento dei prezzi dei prodotti energetici. L’aumento generale del livello dei prezzi ha comunque influito sul valore di gran parte dei programmi di spesa previsti rispetto a quelli dell’esercizio precedente
Alle spese programmate per beni e servizi si aggiunge una quota fisiologica, pari al 2,34% del totale complessivo, inserita in bilancio come spese “non programmate” per far fronte a nuove esigenze di natura straordinaria o non preventivabili, che non è possibile includere nei programmi sopra elencati.Roma, 23 marzo 2023